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05/03/2013 05:57:03

Porta Nuova, Giulia Adamo voleva fare una sorpresa. Musillami tenta di fare chiarezza

Non sapevano niente i cittadini che ogni giorno, da tre settimane, si sono avvicinati incuriositi a Porta Nuova. Non sapeva niente la Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani, a cui Giulia Adamo ha solamente accennato di voler “abbellire la piazza” (testuali parole). E non sapevano niente, magari, i ragionieri di palazzo. Perché la poca trasparenza, la mancanza di atti sugli appalti per i lavori, avvolge ancora nel mistero il metodo utilizzato per arrivare a questa installazione che non si capisce quanto durerà.  Bella o brutta che sia, qui quello che stona è il metodo, appunto, la poca trasparenza.

Intanto a parlare del progetto, finalmente, è l’assessore Benny Musillami. In modo informale, sul suo profilo Facebook, Musillami racconta l’installazione e come è venuta l’idea. Ma non chiarisce molti punti.  

«L’idea – scrive Musillami - nasce da un evento, una istallazione che sotto suggerimento di amici e giusta intuizione del Sindaco, sono andato a vedere e studiare a Bergamo, nella centralissima e meravigliosa Piazza Vecchia». L’istallazione di cui parla Musillami è stata organizzata dall’associazione Arketipos, che è un’associazione senza fini di lucro coordinata dalla Gpt, lo stesso studio che ha progettato per oltre 9 mila euro il giardino di Porta Nuova. Sempre parlando dell’istallazione di Bergamo l’assessore all’Urbanistica di Marsala dice che «non si tratta di una trasformazione urbanistica, nessuna riqualificazione realizzata con opere. È un lavoro di riqualificazione sociale, di riappropriazione di uno spazio con un significato diverso, un racconto della città e delle sue caratteristiche più belle». Non racconta invece che l’istallazione di Bergamo è durata appena 18 giorni, mentre ancora non è chiaro quanto durerà l’installazione marsalese, sempre se si tratta di una cosa temporanea: “rimovibile” come ha detto il sindaco. Forse 6 mesi, forse 10, o di più. Non si sa. Musillami torna entusiasta dal suo viaggio a Bergamo, e fa entusiasmare anche il sindaco Adamo. Bene. Si – può – fa – re! «Convochiamo i vivai, alcuni artigiani, alcune aziende, i ragazzi di Libera, i proprietari delle saline dello Stagnone, le cantine, i ragazzi dell’Agrario, i gestori delle attività presenti nella piazza. Spieghiamo il progetto e troviamo entusiasmo, andiamo avanti! Ma non basta. Il progetto è già abbastanza articolato ma noi vogliamo riappropriarci veramente di questo sito e restituirlo alla città, rilanciamo… inseriamo le casette utilizzate in via Roma nelle feste natalizie, acquistate dal Comune, dentro villa Cavallotti». Ma come? Sono state acquistate le casette? Anche questa sarebbe una sorpresa, perché le casette utilizzate per il mercatino di Natale in realtà sarebbero state noleggiate, e fornite dalla Marsalalab al costo di 10.500 euro all’interno di quei 33 mila euro per tutto il pacchetto natalizio. Nascosti sono stati anche gli incontri con tutti questi professionisti, peggio di un conclave.

Musillami ha anche detto che le piattaforme in legno che verranno realizzate sono “in assoluta conformità a criteri estetici approvati dai nostri uffici e dalla soprintendenza”. Ma come abbiamo detto nessuno ne sapeva niente, nemmeno la Soprintendenza ai Beni culturali. Il soprintendente Misuraca ha infatti detto che soltanto qualche giorno fa il sindaco Adamo aveva comunicato per telefono che avrebbe fatto dei lavori di “abbellimento” della piazza. Niente più. E sempre secondo il soprintendente qualche mese fa sempre Adamo aveva semplicemente accennato a questi lavori di abbellimento. Ma qui non si tratta di semplice abbellimento, di “fioriere”. E più che per le piattaforme in legno il parere alla soprintendenza doveva essere chiesto per i lavori in muratura che si stanno facendo.

«Il tutto - continua Musillami - senza spendere enormi cifre. Il progetto costerà intorno a 50.000 euro, spese che verranno rendicontate e pubblicate per trasparenza sul sito del comune». Trasparenza? Strano, perché perché per tutti questi mesi nessuno ha detto niente, tutto è stato tenuto nascosto. Sono state nascoste le idee sul progetto. È stata nascosta la vicenda dell’affidamento alla Gpt, avvenuta senza gara (tra l’altro Musillami dice anche che era stato contattato un professionista marsalese per lo studio dell’istallazione ma poi ha rinunciato per motivi personali). Non si trovano le delibere sull’affidamento dell’appalto alla ditta che sta eseguendo i lavori, la Di Dia Giovanna. È documentato che l’inizio dei lavori risale al 12 novembre scorso, quando invece non è così. Sempre in tema di trasparenza, la tabella dei lavori piazzata all'ingresso del cantiere parla di 106 mila euro per "Manutenzione straordinaria". Si parla di manutenzione quando c'è da sistemare qualcosa di già esistente, invece in questo caso c'è una nuova costruzione. Non si capisce proprio, infatti, il motivo di quell'oggetto dei lavori: "Manutenzione straordinaria". Magari è solo una questione di bilancio, ossia che la spesa per il giardino viene inserita nel capitolo sulle manutenzioni. Quindi ci potrebbe essere il rischio, in futuro, che se ci dovesse essere davvero bisogno di fare una manutenzione straordinaria (un edificio comunale che cade a pezzi, una strada malmessa) non ci sarebbero i soldi perchè usati per il giardino del sindaco Adamo. E per i costi i conti non tornano. Musillami parla di 50 mila euro. Ma quella cifra è stata già abbondantemente superata se facciamo qualche calcolo. 106 mila euro alla Di Dia Giovanna, 9 mila  allo studio di progettazione Gpt, 17 mila per la fornitura dell’erba finta. Forse i 50 mila euro servono per l’acquisto delle piante. Forse. Ma è stato detto che si farà trasparenza e che le spese verranno rendicontate. A questo punto, speriamo solo che le sorprese siano finite.