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22/03/2013 05:07:57

I consiglieri comunali: "Non ci sono i soldi per accendere 350 pali della luce a Marsala..."

A questo proposito, la nota inviata dal Prefetto Magno, su richiesta delle amministrazioni comunali di Petrosino e Marsala, è arrivata al Ministro Catania, e si aspetta da un giorno all'altro una risposta.
Animate, come sempre, le comunicazioni, utilizzate dai consiglieri per dire le cose più diverse. Dice Salvatore Di Girolamo, il più vivace tra i consiglieri di opposizione che "il consulente turistico dell'amministrazione Laurent Samou ha chiesto di avere dal consorzio degli albergatori marsalesi 50 centesimi per ogni cittadino che atterra all'aeroporto di Birgi". Informazione tutta da verificare.
Il consigliere comunale Luigia Ingrassia, dell'Udc, ha sottolineato l'aumento, dal 4 Febbraio, della raccolta differenziata a Marsala, portando i dati forniti dall'Ato (che è diretta dai suoi compagni di partito Provenzano e Tumbarello), con interessanti percentuali di aumento, e il dato della raccolta dell'organico che sembrerebbe essere addirittura raddoppiato. "Aimeri sta attraversando un momento di difficoltà economica - ha detto Ingrassia - e speriamo che riesca a rispettare il capitolato d'appalto. Ma è importante dare questo segnale incoraggiante".
Pino Milazzo (Fli) ha replicato ad Ingrassia: "I dati tecnici sono interessanti, ma ha provato a fare il giro della città, con i rifiuti messi nei marciapiedi delle strade e i cani e i gatti che fanno razzia? E' tutto sporco". "Ingrassia fa le prove tecniche per diventare assessore" ha aggiunto Pino Carnese (Pdl)
Milazzo ha criticato anche le spese per la manifestazione inaugurale del Recevin: "Sono state spese decine di migliaia di euro, con lo scempio di Porta Nuova,e ancora in consiglio comunale non si è parlato della gravità di quanto avvenuto. Il Comune ha sforato il patto di stabilità e bisogna evitare certe spese". "La via Salemi ha buche enormi - ha denunciato Milazzo - ci sono 350 lampioni che non si possono accendere perchè non ci sono i soldi. Certo, l'importante è fare il giardino a Porta Nuova". "Ci sono anche molti pali della luce che non funzionano" ha aggiunto Carnese.
Si è parlato anche dello stato pietoso dell'impianto di amplificazione di Sala delle Lapidi. "Si tratta di una somma ridicola - ha detto il Presidente Vincenzo Sturiano - eppure dalla Giunta mi dicono che non ci sono le somme. Questo non è tollerabile". Sturiano nei giorni scorsi ha mandato una diffida al Sindaco, perchè è da Luglio che si aspetta la risoluzione del problema riguardante il funzionamento del sistema audio della sala consiliare. Come beffa, lo scorso Gennaio il vicesindaco Vinci ha inviato una direttiva al dirigente del settore Lavori pubblici per la soluzione del problema, ma non è stato risolto nulla. In pratica è stato fatto un sopralluogo, ci sono da spendere mille e rotti euro, ma non ci sono i soldi.
"Ci sono però i soldi per Porta Nuova" ha detto Carnese, che ha criticato i giardini del Sindaco sia dal punto di vista estetico sia da quello economico "mentre Villa Genna e Villa Damiani sono nel più totale abbandono, e potrebbero essere dei parchi giochi. Il Sindaco Adamo spende e spande, tanto non paga lei, paga, come si suol dire Cappiddazzo.... Cosa succede se dalla Regione Siciliana non daranno i 400.000 euro promessi? Dovremmo vendere Palazzo VII Aprile per pagare i debiti?". Carnese lavora al Pronto Soccorso, e racconta che "non passa giorno che non venga qualcuno per un incidente causato da una buca nella strada... e voi parlate di turismo?".
Sulla casa di riposo di Marsala si è invece concentrato l'intervento del consigliere del Psi Michele Ganndolfo. Ha letto una nota del Commissario dell'ente, Riggio, che ricorda la "drammatica situazione dell'Ipab". Nonostante tanti incontri con l'Amministrazione Comunale, a Dicembre e a Gennaio, e tante dichiarazioni di buona volontà, non si è fatto ancora nulla. "E oggi le cose sono peggiorate" ha scritto Riggio nella nota letta da Gandolfo. Il disavanzo ammonterebbe a poco più di un milione di euro. Alla Giovanni XXIII ci sono ventuno dipendenti in agitazione permanente (che hanno avviato atti di precetto verso l'ente). Non solo: è scaduta la convenzione con il Comune di Marsala, e non è stata ancora rinnovata, tranne per una convenzione per 13 posti letto per alloggio notturno "assolutamente insufficenti". Riggio parla chiaramente di una possibile estinzione della Casa di Riposo, devolvendo debiti, personale e patrimonio al Comune di Marsala, se continua questa inattività dell'Amministrazione. La legge infatti prevede che se chiude un'Ipab, i dipendenti (in questo caso circa 25: un milione di euro l'anno di costo), i debiti e il patrimonio passano al Comune. Il Comune di Marsala potrebbe assumere questo personale solo licenziando gli articolisti, sostiene Gandolfo: "La situazione è di una gravità assoluta, perchè molti precari rischiano il posto di lavoro. Dobbiamo capire cosa fare, ogni mese si accumulano 20.000 euro di debiti, e quando la Casa di Riposo sarà estinta il debito potrà già essere raddoppiato". Già solo nel 2012 è stato accumulato un deficit di 500.000 euro. "La questione è seria e drammatica - ha aggiunto Sturiano - perchè gli impiegati della Casa di Riposo non percepiscono lo stipendio da 18 mesi". "Ci sto mettendo il cuore - ha detto l'assessore alle politiche sociali Genna - per risolvere il problema. Anche se alla Regione mi hanno tranquillizato dicendo che c'è un piano di razionalizzazione di tutte le Ipab siciliane. Per il resto stiamo mettendo in atto una strategia per trasformare la struttura in una casa protetta per soggetti fragiliPurtroppo sulla pelle della Casa di Riposo sono state fatte diverse campagne elettorali. Bisognava intervenire prima, ormai siamo alla fine: vediamo insieme cosa possiamo fare". La strategia dell'Amministrazione è quindi quella di trasformare la Giovanni XXIII in una Residenza Sanitaria Assistita (RSA). "Già abbiamo cambiato lo statuto della Casa - ha aggiunto Genna - per farla diventare casa albergo".

Alle proteste dei consiglieri per i fatti più diversi si è unito anche il Presidente del Consiglio, Enzo Sturiano: "E' capitato diverse volte che l'Amministrazione ha inaugurato delle opere o dei servizi e non ha invitato nè il presidente del consiglio nè i consiglieri comunali. E' una cosa gravissima, che non tollererò più".