La novità è che quest’anno si tratta di un appalto biennale valido anche per l’estate 2014. L’importo a base d’asta era di quasi 200 mila euro, a cui la ditta mazarese ha applicato un ribasso del 35%. E c’è tanto lavoro da fare perchè durante l’inverno il mare ha ricoperto l’arenile di alghe. Un lavoro che si concentrerà su tutti i 14 kilometri di costa, che fanno dal litorale nord, quello delle spiagge di San Teodoro, Birgi e Stagnone, fino al litorale sud, ossia dal “Fortino” al confine con Petrosino. Il capitolato d’appalto specifica che i lavori dovranno partire entro 10 giorni dall’aggiudicazione della gara, e il primo step dovrà concludersi in 15 giorni. Prima fase che riguarderà la pulizia in massa delle alghe che si sono depositate durante l’inverno sulla costa, procedura che dovrà essere fatta con tecniche particolari, per preservare la poseidonia. La seconda fase invece dovrebbe partire a giugno, con la pulizia giornaliera delle spiagge, ogni mattina dalle 6.00 alle 9.30 e dalle 18 alle 22, nonchè lo svuotamento dei cestini della spazzatura. La pulizia, stando al capitolato d’appalto, non dovrebbe riguardare le zone date in concessione ai privati. In sostanza i lidi dovranno fare da sè. L’appalto non ha convinto il consigliere del Psi, Michele Gandolfo, che ha chiesto di mandare gli atti alla Corte dei Conti. “Secondo l’articolo 9 del regolamento comunale sul demanio marittimo - scrive Gandolfo - i titolari dei lidi dovranno provvedere alla pulizia degli spazi utilizzati e di quelli limitrofi, per una larghezza pari al fronte del demanio marittimo in concessione, da entrambi i lati e per tutta la profondità della fascia demaniale”. Gandolfa ha sollevato la questione sull’approvazione del regolamento comunale del demanio che tarda ad arrivare, dopo cinque mesi dalla discussione in consiglio comunale. Il capogruppo Psi ha chiesto dunque al sindaco Giulia Adamo “come mai non non si è impegnata, come fa per altri provvedimenti vedi pseudo-progetto del porto, a farsi votare tale regolamento dalla maggioranza che la sostiene per evitare di dare l’appalto della pulizia delle spiagge a privati con conseguente sperpero di denaro pubblico e aumento delle tasse a carico dei cittadini”.