Durante le ultime sedute di consiglio comunale alcuni consiglieri (non insistentemente, per la verità) hanno chiesto a che punto fosse la redazione del documento e quando arriverà in consiglio. Domanda che si è posto anche il presidente Enzo Sturiano, anche lui non sapeva quando si potesse cominciare a trattare il bilancio. Intanto sul testo il consiglio comunale potrà fare ben poco, “ci saranno pochi margini di manovra”, ha detto lo stesso Sturiano. Il consulente nominato a fine anno dal sindaco Giulia Adamo, Sebastiano Luppino, ha presentato qualche settimana fa una relazione ben dettagliata con la situazione economica del Comune. La notizia era che il patto di stabilità anche quest’anno è stato sforato, non di 9 milioni di euro come era emerso ad autunno, ma di 1,3 milioni di euro.
Oggi intanto i consiglieri comunali sono di nuovo convocati e si dovrà concludere l’iter per l’approvazione del Piano di utilizzo del demanio marittimo. Sono state settimane piene di “Piani” in consiglio comunale, perché prima è stato trattato il Piano urbanistico commerciale, poi il Piano sul demanio e si sta anche discutendo il Piano paesaggistico. Piano di utilizzo del demanio che è stato protagonista nelle precedenti sedute del consiglio comunale, dove è stato presentato dal responsabile del servizio, l’ingegnere Pino Valenti, e sul quale sono stati presentati numerosi emendamenti. Tra l’altro il Piano paesaggistico, sul quale ha operato la Soprintendenza di Trapani, ha alcuni punti in contraddizione con il Piano di utilizzo del demanio marittimo, sul quale, oltre all’approvazione del consiglio comunale, dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente, dovrà fornire anche un parere proprio la Soprintendenza. Oggi quindi dovrebbe esserci l’approvazione, che potrebbe essere dunque travagliata, perché diversi consiglieri hanno avuto da ridire sul documento.
Antonio Putaggio, ad esempio, ha chiesto di ”attrezzare il più possibile le spiagge libere con passerelle e pedane in legno per garantire gli accessi in spiaggia e al mare anche ai soggetti disabili in carrozzina, affinché possano condividere con tutti gli altri determinati spazi comuni per prendere il sole e potersi godere altri momenti di relax”. La gestione delle spiagge non convince soprattutto Michele Gandolfo, passato all’opposizione col Psi, che ha chiesto di mandare gli atti sulla pulizia delle spiagge alla Corte dei Conti. Appalto biennale il cui importo a base d’asta era di quasi 200 mila euro che per Gandolfo andava contro il regolamento comunale sul demanio perché “i titolari dei lidi dovranno provvedere alla pulizia degli spazi utilizzati e di quelli limitrofi, per una larghezza pari al fronte del demanio marittimo in concessione, da entrambi i lati e per tutta la profondità della fascia demaniale”. Su questo punto anche lo stesso Sturiano ha detto di aspettare chiarimenti dall’amministrazione. Fuori dal consiglio, sul Piano di utilizzo del demanio si è espresso anche Pino Amodeo, dell’Adoc, secondo cui non sarebbe “palesemente illegittimo”. “L’atto deliberativo proposto, – scrive l’associazione di consumatori - fotografando lo status-quo, opera di fatto una sanatoria delle illegittime concessioni ed ampliamenti vari ottenuti dal 2005 in poi da alcuni gestori di lidi, che hanno privatizzato in pratica le poche spiagge accessibili, (attraverso strade comunali, con possibilità di parcheggio di automezzo e servite da mezzi pubblici) a danno della collettività”.