Confronti come questo, ricco di contenuti, aiutano a comprendere che migliorare la qualità della vita dei cittadini è prioritario. Per questo, la realizzazione della Casa del Cibo rappresenta l’avvio di un percorso che ha nella dieta mediterranea il suo riferimento”. È quanto afferma il sindaco Giulia Adamo con riferimento al Convegno “Buono, Biologico e Solidale” promosso dal Comune di Marsala e dall’Associazione Città del Bio, in collaborazione con l'Assessorato Regionale alle Risorse Agricole ad Alimentari, l'Asp di Trapani, la Pro Loco di Marsala, l'Associazione Medico-Chirurgica Lilibetana, Alt Wines e Italian Organic Wines. All’Istituto Agrario, presente il dirigente Domenico Pocorobba, nel suo intervento di saluto l’assessore alle Attività produttive Oreste Alagna ha sottolineato che "occorre puntare sulle produzioni biologiche, quale strumento - oltre che per la tutela della salute - per la valorizzazione del territorio, anche sotto l'aspetto turistico.
Da qui l’importanza di coinvolgere gli operatori del settore agroalimentare, nonchè i ristoratori, con i quali stilare un protocollo d’intesa con l’Associazione nazionale Città del Bio, per una ristorazione certificata e di qualità”. E parlando di qualità del cibo, un altro aspetto preso in seria considerazione ha riguardato le scuole:“Introdurremo i prodotti bio nelle mense scolastiche, perché la buona educazione alimentare inizia dagli studenti che sono un ottimo veicolo di comunicazione per le loro famiglie. In più, realizzeremo degli orti biologici che affideremo agli istituti”. Nel workshop d’apertura del convegno, presente il vice sindaco Antonio Vinci, è intervenuto il dr. Vito Falco (dirigente del Centro per l’Innovazione della filiera vitivinicola “E. Del Giudice” di Marsala) che ha tracciato il programma che sulla biodiversità sta portando avanti l’Assessorato regionale alle Risorse agricole e alimentari, in sintonia con quello che l’Amministrazione comunale intende promuovere. Interessante la testimonianza del prof. Corneliu Mateescu (oncologo e presidente dell’Associazione per l’Agricoltura organica di Romania) che ha raccontato l'esperienza del suo Paese, secondo al mondo per produzione biologica dopo l'Australia, concludendo che “una Nazione con un’agricoltura biologica ha un futuro sano”.
Sul punto Massimo Fundarò, assessore di Alcamo, ha affermato che“molti miei concittadini hanno investito in Romania, aggiungendo altresì che la Sicilia è la regione con la maggiore produzione di bio, ma siamo gli ultimi nella classifica dei consumatori”. Di progetto in linea con le iniziative portate avanti in tutta Europa da Città del Bio, ha parlato Claudio Serafini (presidente di Città del Bio), che ha proposto di "fare di Marsala un ponte verso l'Europa, promuovendo la dieta mediterranea". Sulla stessa linea Ignazio Garau, direttore di Città del Bio: "La casa del cibo sarà un contenitore a tutto campo per la formazione e l'informazione - ha spiegato - sarà un centro di documentazione e il luogo dove svolgere laboratori didattici che permettano ai più giovani di riscoprire il rapporto con la terra e i cicli produttivi e dove un'equipe di giovani potrà sviluppare le proprie competenze. Peter Pluschke, vice presidente di Città del Bio e assessore all'Ambiente di Norimberga ha affermato che “la cittadina tedesca si sta trasformando in una vera metropoli biologica, dove si svolge la più importante fiera mondiale del biologico e dove è stata promossa una campagna di comunicazione sul biologico che coinvolge 13.000 nuovi bambini ogni anno”. Al Convegno è pure intervenuto – tra gli altri relatori - il manager dell’ASP Trapani Fabrizio De Nicola ha comunicato che l’Azienda sta attivando “un efficace piano di comunicazione per giungere ad una vera e propria carta dell’alimentazione”. Sulla base delle esperienze già realizzate, prima fra tutte quella di Copenaghen dove si punta a raggiungere il 90% del consumo di biologico, la Casa del Cibo - che avrà sede a Palazzo Fici - sarà uno spazio dedicato al tema del cibo, considerato in tutte le sue valenze (piacere, convivialità, valorizzazione dei territori, salute, cultura) per promuovere verso adulti e bambini uno stile di vita sobrio e conviviale, basato sulla dieta mediterranea. All’interno della Casa del Cibo potranno trovare spazio lo sportello InfoBio e l’Osservatorio per la ristorazione Biomediterranea per fornire informazioni e riferimenti agli interessati.