"Avendo appreso dalla stampa che alla fine del mese di agosto la statua dell’Auriga di Mozia, capolavoro dell’arte greca di Stile Severo (ca. 470-460 a.C.), ritornerà in Sicilia dopo una lunga permanenza all’estero, dovuta a due importanti esposizioni, la prima al “British Museum” di Londra in occasione dei Giochi olimpici, la seconda al “ Paul Getty Museum” di Los Angeles (Sicily Between Greece and Rome, 2 aprile-19 agosto 2013)" la commissione adesso chiede un miglior utilizzo della famosa scultura.
"Com’è noto, a Marsala si trova il “Baglio Anselmi” che è il più importante museo archeologico regionale della provincia di Trapani. Al momento della sua inaugurazione, nel 1986, la statua del cosiddetto “Giovane di Mozia” fu esposta nella Sala Lilibeo, nel vano appositamente progettato per accoglierla dove oggi si trovano la Venere “Callipige” e il torso di Iside. Al ritorno dalla mostra di Venezia su I Fenici a Palazzo Grassi (1987) la statua fu trasferita al Museo “G. Whitaker” sull’isola di Mozia dove è rimasta esposta continuativamente, tranne brevi periodi in cui è stata concessa in prestito dalla Regione per mostre di grande rilievo, a partire dalla menzionata esposizione a Venezia".
"Ci sembra doveroso sottolineare - scrivono in una nota i componenti della commissione Turismo - che la statua fa parte del Patrimonio indisponibile dello Stato in possesso della Regione siciliana, e come numerosissimi altri reperti provenienti dagli scavi condotti a partire dagli anni Sessanta del Novecento a Mozia, è esposta nel Museo privato “Giuseppe Whitaker”, proprietà della omonima Fondazione, che trae un notevole vantaggio economico dalla presenza dell’Auriga. Mentre l’ingresso al Museo archeologico Baglio Anselmi costa solo € 4,00 e € 1,00 per i residenti, per visitare il museo di Mozia e ammirare l’Auriga il costo è di ben € 9,00 (oltre il costo del trasporto in barca) ed ai residenti € 6,00. Tali introiti, derivanti principalmente dalla fruizione di un “BENE COMUNE”, vanno ad esclusivo beneficio di una Fondazione privata (peraltro finanziata dalla Regione) e non recano alcun vantaggio all’economia del territorio dato che i flussi turistici verso l’isola di Mozia escludono spesso il Museo “Baglio Anselmi” e pertanto la stessa città di Marsala".
Quindi è stato chiesto dai consiglieri comunali che la statua al ritorno dagli Stati Uniti venga esposta nel Museo archeologico regionale Baglio Anselmi "per tutti i vantaggi e i benefici che la città di Marsala e la Regione Sicilia potrà sicuramente trarre dalla sua presenza in una sede regionale, facilmente raggiungibile e ben collegata al centro storico, inserita in un sistema museale cittadino, fruibile gratuitamente per le fasce esentate per diritto".