Il progetto è stato portato avanti dal presidente del Club Unesco Castelvetrano Selinunte, Dr. Nicolò Miceli, e dai soci, che hanno organizzato una campagna di sensibilizzazione ed una raccolta fondi al fine di portare avanti un recupero della memoria storica delle nostre radici, sia con una vera e propria campagna di raccolta materiali e documenti sugli antichi monumenti castelvetranesi, sia con la raccolta di fondi utili al recupero ed al consolidamento di monumenti che spesso sono in condizioni ammalorate. “ Voglio ringraziare il presidente del Club Unesco per aver voluto patrocinare un’iniziativa così importante che permetterà di restaurare un sito che rappresenta la più antica ed imponente opera di ingegneria idraulica della nostra città - afferma il Sindaco- visto che consentì di portare l’acqua nelle case delle famiglie dell’epoca, e che oggi grazie all’impegno del club Unesco riacquisterà agli occhi dei concittadini il giusto risalto.” La cassa della guglia dell’Oreto, nota come “la vugghia di l’acqua”, è parte integrante dell’acquedotto Bigini. Il monumento, che si trova ubicato all’angolo della via G. Mazzini svoltando per la via F. Crispi, fu “vestigia di un’antica vasca di smistamento idrico”, da dove l’acqua potabile, proveniente dalle sorgenti di Bigini, veniva smistata ad altre fontane ed abbeveratoi della città.