Olivetti è la storia di Camillo, il pioniere, l’inventore, l’anticonformista capriccioso
e geniale che fonda, agli inizi del Novecento, la prima fabbrica italiana di macchine
per scrivere. Con l’aiuto di biografie, interviste e testi letterari ne viene ricostruita la
vita, le figure che gli ruotano attorno, l’ambiente e le imprese. Le voci narranti sono
affidate a due personaggi fondamentali della sua storia: la madre, Elvira Sacerdoti
e la moglie, Luisa Revel. Queste due donne, provenienti entrambe da una cultura di
minoranza (ebrea la prima, valdese la seconda) sono state le protagoniste silenziose
della formazione e della realizzazione del sogno olivettiano. È il racconto epico
di un’avventura e, in quanto tale, avvincente, piena di colpi di scena, di prove da
superare, di lotte, di amori, di eroi.
Un testo inedito per la Sicilia, nonostante ormai dello spettacolo siano state realizzate
più di mille repliche ovunque: Gibellina ospita dunque una voce così importante del
teatro italiano e il racconto di una figura di imprenditore così umana e reale del nostro
paese, un esempio che oggi sembra purtroppo molto lontano.