Lo scorso mese di gennaio, infatti, dovendo attuare una campagna di risparmio, si è presentata la necessità di sospendere l’acquisto dei quotidiani nazionali, tranne il Giornale di Sicilia e La Sicilia, per ovvi motivi di informazione locale. Interpretando positivamente la proposta del Sindaco, il Circolo della Gioventù, seppur con ritardo di tre giorni dalla pubblicazione, donerà in via permanente alla Biblioteca Comunale i quotidiani nazionali, cui il Circolo è abbonato, per garantire agli utenti il servizio di emeroteca con i relativi aggiornamenti. Il Sindaco ha affermato: “Ringrazio, a nome della Civica Amministrazione, il Presidente del Circolo della Gioventù, Prof. Vito Roma, e i Signori Soci per l’iniziativa, dall’indiscusso valore culturale e simbolico, che conferma il tenore non solo della presenza, ma anche della partecipazione attiva dello storico Circolo all’interno della vita civile e culturale della Città di Castelvetrano Selinunte. Voglio ringraziare anche il Dott. Vincenzo Maria Corseri, mio consulente per le attività culturali, per aver suggerito l’operazione ed essersi occupato in prima persona della buona riuscita della medesima, che ci consentirà di attuare un risparmio di circa tremila euro annui. Questa donazione- continua Errante- consentirà agli studiosi, agli studenti e, in generale, a tutti i lettori interessati, la possibilità di consultare i quotidiani nazionali arretrati per gli usi consentiti nelle pubbliche emeroteche. Quello del Circolo della Gioventù è un gesto che, se osservato insieme alle recenti donazioni delle famiglie Titone e Decidue, che hanno permesso il completamento, presso l’Archivio Storico Comunale, del già presente Fondo “Virgilio Titone” e la creazione del Fondo “Gianni Diecidue” , e del presidente della locale Associazione Reduci e Combattenti, prof. Calogero Indelicato, degli archivi relativi ai castelvetranesi che hanno partecipato ai conflitti bellici, indica una particolare attenzione da parte dell’intera cittadinanza nei confronti del polo Bibliotecario e Archivistico castelvetranese e verso quegli strumenti che sono necessari per comprendere e conoscere la nostra identità storica e collettiva.”