La Rassegna vuole valorizzare le prerogative di Gibellina rispetto al suo storico contributo per la divulgazione dell'Arte Contemporanea che l'ha fatta diventare apprezzato "faro" del settore nel sud d'Italia. Ben si inserisce dunque, in questo contesto, anche un evento dedicato alle musiche nuove e che prevede tre appuntamenti: il 22 Agosto QUINTETTO SONIKETE in "MUJERES, L’ASSENZA E L’ATTESA” alle 21,30 in Piazza XV Gennaio, imperniato sulle nuove Musiche e Danze Flamenche e, in particolare, sul ruolo della Donna nella società mediterranea; il 26 Agosto “MELOPEA PER GIBELLINA, TESTIMONIANZE DAL SUD” alle 21,30 a Palazzo Di Lorenzo con la voce recitante dell’Attrice e Drammaturga Maria Teresa de Sanctis e il M° Marcello Cinà in un concerto dedicato e “di” Gibellina imperniato sul connubio tra liriche di Poetesse Siciliane del ‘900 e le pagine musicali per sax tenore di John Coltrane e Charlie Parker; il 28 Agosto il “TRIO TANGAIRES in DENTRO Y FUERA” alle 21,30 nuovamente al Palazzo Di Lorenzo, con una retrospettiva sul Tango Nuevo strumentale contemporaneo.
QUINTETTO SONIKETE in "MUJERES, L'ASSENZA E L'ATTESA"
Formato da: Alejandra Bertolino Garcia Voce, Cajon e Harmonium; Romina Denaro Basso elettrico; Laura Bonfiglio Baile Flamenco; Silvio Natoli Oud, Viella & Chitarra classica; Fabrizio Francoforte percussioni.
SONIKETE prende il nome da "Suono, sonido" .... è uno dei gruppi più innovativi nel panorama degli stili e delle sonorità alternative e può essere annoverato tra i pionieri in questo genere. Il suono di "Sonikète" è qualcosa di più, non si tratta solamente di far incontrare il Flamenco contemporaneo con il Jazz ma è una vera e propria fusione tra questi due generi che si sposano in un’unica melodia armoniosa e coinvolgente ricreando gli stati e la densità della tipica anima Andalusa e della musica afro-americana. Il Flamenco contemporaneo si basa sulle ricerche dinamiche del gruppo nel flamenco, nella danza contemporanea , nel campo del lavoro corporeo e nella musica. Una forma espressiva del Flamenco senza perdere la struttura tradizionale della Musica, della Danza e del Canto né la sua complessa produzione ritmica ma arricchendola di Suoni particolari non usuali e non previsti nella tradizione portandoli alla nostra Epoca creando una sonorità unica per eccellenza. Nel Flamenco, sia contemporaneo che classico, centrale è la componente espressiva della danza, che rende il movimento in se stesso assolutamente unico e necessario: il corpo vive l'emozione, rendendo forma e contenuto una unità inscindibile. Il concerto, attraverso questo sublime incanto creato dalla poesia, dalla danza e dalla musica, canta un argomento attualissimo e dei nostri giorni: il mondo delle donne che è un mondo d’assenza e d’attesa. La musica iniziò con un grido che lamentava una perdita. Il grido divenne preghiera e la preghiera speranza, la speranza attesa. Nella preghiera cominciò la musica, che non può cambiare le sue origini. La vita stessa è, soprattutto quando è autentica, “profumo d’assenza”. Il canto popolare e la poesia nascono dall’assenza. Il canto ha sempre adottato come suo referente simbolico qualcosa che non esiste. Vita e poesia, possono essere, si mancanza, ma quando sono, come nel canto, desiderio di ciò che non c’è ma può esserci, che si chiede, che si vuole conquistare o rivendicare, allora nulla è perduto: la poesia diventa profezia. In questa assenza e attesa le umili anime del mondo si riconoscono. L’attesa è, soprattutto, voce e prerogativa dell’universo femminile. L’attesa canta e nel canto i suoni e le immagini si rincorrono, si attendono, s’incrociano e si abbandonano in un gioco di malinconie, capricci e sensualità. Se lo specchio riflette immagini e forme, il canto riflette l’anima, e nel canto e nel cantare la donna si riflette.