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27/08/2013 04:23:16

Dall'estetista al "lettore dei contatori della luce".... Tutti i consulenti allegri di Caravà

Infine un praticante commercialista “esperto in finanziamenti comunitari”.... Insomma, era davvero pieno di stranezze il mondo dei consulenti dell’ex Sindaco di Campobello di Mazara, Ciro Caravà, Pd. Come abbiamo raccontato ieri, con una sentenza di pochi giorni fa, la Corte dei Conti lo ha condannato a restituire per le sue consulenze allegre più di 300.000 euro al Comune di Campobello. E ci riferiamo solo al periodo 2006 - 2008….
La Corte ha pertanto esaminato uno per uno tutti i casi e li ha ritenuti “forieri di danno per il pubblico erario”, per l’assenza di procedure comparative, per il loro continuo rinnovo, per la carenza del requisito della temporaneità. Ma soprattutto, perchè, Caravà conferiva incarichi di consulenza per funzioni, come quelle dell’assistente sociale Mariangela Accardo, che sono di natura ordinaria, rientrano cioè tra le funzioni istituzionali dell’ente. La nomina di Felice Alfano a consulente “per le questoni finanziarie” è, per la Corte, “evanescente ed incosistente”. Idem per “l’esperto in statisticaAntonino Cudia, o per il consulente “per la promozione del patrimonio culturaleAntonino D’Amico. In questo caso la Corte non solo sottolinea che l’incarico è inutile, perchè generico e nebuloso, ma anche che “il soggetto a cui affidare l’incarico, poi, non risulta essere dotato di particolari ed eccezionali competenze; dall’analisi del curriculum del D’Amico risulta che lo stesso sia in possesso unicamente del diploma di Istituto d’Arte, ma non possegga un diploma di laurea”. D’Amico si è beccato da Caravà 5000 euro.
Non c’è “alcun riferimento circostanziato” ad attività da svolgere per Giovanni Nizzardo, che si è occupato di “ catalogazione dei bisogni dei cittadini”. E Nizzardo che si è beccato 6.416 euro da Caravà non è neanche diplomato. “Generica e vaga” è l’attività conferita a Maria Elena Petruccelli per lo sportello universitario istituito nel 2007 dal Comune di Campobello. Mancano i requisiti di legge (eccezionalità, complessità, specializzazione) per l’incarico. Idem per Giovanni Isgrò, che ha avuto per 4000 l’euro l’incarico di promozione artistico - culturale del territorio. Angelo Puccio è stato nominato esperto per l’acquisizione di finanziamenti comunitari. Il suo compenso è stato di 10.000 euro. Ma era un praticante commercialista....Scrive la Corte dei Conti: “Il Collegio non può non ravvisare l’estrema indeterminatezza delle funzioni da svolgere, l’assenza di prova in ordine alla unicità della professionalità scelta in proporzione alle delicate mansioni da svolgere. La giovane età del Puccio e la non specializzazione dello stesso nel settore finanziario (trattasi di un laureato in Economia semplicemente iscritto all’Albo dei praticanti Dottori Commercialisti), poi, non fanno che confermare la palese inutilità dell’incarico conferito e la sussistenza di danno erariale pari al compenso erogato”.
Antonino Gullotta e Giuseppe Greco hanno avuto il singolare incarico di “esperti in questioni centimetriche” per gli accertamenti catastali del Comune. Si tratta di due semplici geometri, che si sono divisi 7200 euro, per un incarico vago e indefinito.
Franco Indelicato è stato nominato consulente esperto in materia di “procedure amministrative per l’acquisizione dei finanziamenti su fondi comunitari, nazionali e regionali”. L’incarico, vago ed approssimativo, non è stato preceduto da alcuna procedura selettiva. Indelicato (14.000 euro) è un semplice laureato in statistica….
Nello stesso periodo veniva nominato consulente esterno all’Amministrazione Comunale Nizzola Giuseppe al quale veniva affidato il ruolo di consulente esperto di “questioni attinenti materie tecnico-informatico”. Si tratta di mansioni ordinarie, che rendono inutile la spesa. Il compenso è stato di 25.000 euro. Originale l’incarico al sig. Pietro Luppino, che doveva leggere i contatori dell’Enel intestati al Comune di Campobello, per capire se le bollette erano convenienti o no al Comune. Per lui 18.000 euro. Puccio Vito ha incassato 35.000 euro quale esperto consulente nella individuazione di nuovi modelli di intervento a favore di soggetti con handicap grave e delle loro famiglie per aiutarne l’integrazione.
Oltre ai soliti rilievi, la Corte fa notare che si tratta di un doppione dell’attività già svolta (illecitamente) dalla Accardo. Anche le mansioni affidate al Puccio sembrano essere totalmente generiche ed aspecifiche e, quindi, inutili. Altrettanto generica sembra essere la preparazione culturale e professionale del Puccio.
Max Firreri, invece, oggi addetto stampa del Vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, era addetto stampa di Caravà. Per lui quasi 30.000 euro. “Orbene - scrive la Corte - , nel caso in esame, nessuna ragione sembra giustificare il ricorso all’incarico esterno della figura di responsabile dell’ufficio stampa. Manca, per il conferimento dell’incarico la determinazione a priori di un criterio obiettivo di selezione del professionista nonché una dettagliata predeterminazione dell’attività da svolgere".

Non sono illegittimi, perchè mancano le ricevute dei mandati di pagamento, gli incarichi incarichi conferiti al Dott. Antonino Margiotta per la sorveglianza sanitaria dei dipendenti, ed all’Ing. Angelo Occhipinti per lo studio e la programmazione della qualità dei servizi. In ogni caso la figura del medico preposto alla sorveglianza sanitaria dell’ente ai sensi della L. 626/94 è una figura obbligatoria per tutte le pubbliche amministrazioni e, pertanto, nessuna illegittimità potrebbe riscontrarsi. Incensurabili, poi, sono gli incarichi conferiti a titolo gratuito ai signori Baldassarre Stallone, Francesco Ruggeri, Giuseppe Berlino, Giorgio Luppino, Emanuele Palermo, Falcione Anna. Anche se Berlino e Luppino hanno rendicontato spese superiori a quelle autorizzate preventivamente e, precisamente, Euro 700,00 per il Berlino ed Euro 11.000,00 per il Luppino
E che dire poi del personale che Caravà ha voluto nel suo staff. Il sindaco Caravà assumeva Stallone Francesco, per la durata di tre mesi, con inquadramento nella categoria C1 e funzioni di istruttore amministrativo per una retribuzione di Euro 5.200,00. Dal curriculum allegato alla delibera si è potuto evincere che lo stesso era in possesso di diploma presso l’Istituto Tecnico Commerciale e di nessuna competenza specifica.
Vivona Paola Donatella era collaboratrice nell’ufficio di staff del Sindaco per “procedere più speditamente al raggiungimento di tutti gli obiettivi indicati nel programma. Specificatamente il collaboratore dovrà occuparsi dell’esame politico amministrativo dei provvedimenti sottoposti alla firma del Sindaco e predisposti dai vari settori nonché di partecipare a riunioni e conferenze di servizio indette dal Sindaco e alla predisposizione di schemi di provvedimenti che impegnano la diretta responsabilità del Sindaco”.
Occorre precisare che dal curriculum allegato alla determina si evince che la Vivona sia in possesso del diploma Istituto Tecnico per Geometri ed abbia conseguito la qualifica professionale di…. estetista.
La retribuzione percepita dalla Vivona è pari ad Euro 22.166,00.
Curatolo Stefano ha ricevuto da Caravà un incarico a tempo determinato come autista. Dal curriculum si evince che lo stesso abbia all’attivo come esperienza professionale pregressa l’aver svolto lavoro come autista, di essere comproprietario di un’attività commerciale di somministrazione di bevande ed alimenti, di essere stato operio specializzato presso una cantina sociale e rappresentante presso altra ditta. Abbia acquisito, quindi, la capacità di utilizzare fax e stampanti. Il totale dei compensi percepiti da Curatolo Stefano è pari ad Euro 29.133,00. Anche Francesco Foggia viene assunto per tre mesi come istruttore amministrativo, con una retribuzione di 5.138 euro, e nessuna competenza specifica, dato che di suo Foggia ha solo il diploma all’Industriale.
Caravà ha conferito incarico per lo svolgimento di calcoli strutturali e studi geologici all’Ing. Francesco Rizzo, all’Arch. Gian Vito Luppino ed al Dott. Stassi Pietro per un totale di Euro 5.019,00 di compensi. Nessun curriculum degli interessati è presente agli atti; nessuna predeterminazione dell’attività da svolgere e dei programmi da rispettare sono indicate nella determina. C'è un incarico di collaborazione nell’ufficio di staff del Sindaco Caravà anche per  tale Lazzara Sabina. La stessa risulta essere diplomata presso l’Istituto Tecnico professionale per il Turismo e non possedere alcuna competenza professionale specifica. Per lei 21.784,00 euro. Manca agli atti il curriculum di Giovanni Nizzardo, assunto dall’ex Sindaco con un compenso di 13.886 euro. Per la corte si tratta di “un quadro di spreco di denaro pubblico di notevoli dimensioni, derivante sia da reiterate violazioni delle specifiche normative vigenti in materia di presupposti e di limiti per il conferimento di incarichi a soggetti esterni sia dalla sistematica inosservanza dei fondamentali canoni di ragionevolezza, economicità, efficienza ed efficacia, che costituiscono dei limiti esterni ed impliciti all’esercizio della discrezionalità amministrativa ed il cui rispetto riveste anche notevole importanza per la tutela dei precari equilibri delle pubbliche finanze”.
Scrivono i giudici che “tale ingente danno risulta cagionato dagli illeciti comportamenti tenuti dal Sindaco Caravà Ciro la cui condotta, reiteratamente orientata ad una macroscopica violazione dei più elementari principi in materia di conferimento di incarichi esterni, non può non qualificarsi come gravemente colposa e, come tale, foriera di danno per il pubblico erario per Euro 304.481,77”.

La Corte ha invece valutato come legittimo l’incarico di “consulenza ad alto contenuto professionale ed il compito di controllo gestionale ed economico in ordine alla conduzione della discarica comprensoriale n. 31” al Dott. Critti Giovanni Maria. La somma è di 50.000 euro circa, ed imputati per la responsabilità amministrativa erano Sindaco e Giunta.