Con la fine dell’estate ed il rientro in città di numerosi alcamesi e la conseguente ripresa a pieno regime delle attività commerciali, i Carabinieri della Compagnia di Alcamo coordinati dal Capitano Savino Capodivento, hanno intensificato i controlli del territorio predisponendo un apposito piano finalizzato alla prevenzione dei reati predatori ed in questo periodo dell’anno al contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina, di cui si registra un certo incremento in queste zone in quanto attirati dalle possibilità lavorative offerte dalle campagne circostanti nel settore della raccolta dell’uva e delle olive.
Nella notte tra domenica e lunedì, personale dell’Aliquota Radiomobile diretta dal Maresciallo Vito Grimaudo alle dipendenze del Comando Carabinieri di Alcamo ha proceduto all’arresto per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale di un cittadino marocchino Kasimi Abderrahim, classe 1980, celibe, nullafacente, già con alcuni precedenti alle spalle, “irregolare” senza fissa dimora.
In particolare, i militari stavano effettuando un servizio di perlustrazione nel centralissimo Corso VI Aprile ad Alcamo, quando dei passanti hanno segnalato la presenza di un cittadino extracomunitario in stato di ebrezza alcolica disteso lungo il marciapiede a lato della carreggiata, così che la pattuglia si è immediatamente diretta nel luogo segnalato per poter constatare le condizioni di salute dello straniero.
Giunti sul posto i militari verificavano che lo stesso era pienamente cosciente e che stazionava con l’intento di trascorrere la notte, quindi procedevano con le verifiche di rito per accertarne l’identità. Emergendo che quest’ultimo era soggetto irregolare già destinatario di un decreto di espulsione dal territorio dello Stato al quale non aveva ottemperato, lo invitavano a recarsi in caserma per gli adempimenti di rito.
A quel punto il marocchino si scagliava violentemente contro uno dei due militari con l’intento di sottrarsi, ma alla fine è stato bloccato e tratto in arresto. Ora dovrà rispondere dell’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate, permanenza illegale nel territorio dello stato ed inottemperanza all’ordine di allontanamento a seguito espulsione.
A seguito dell’udienza celebrata con rito direttissimo nella mattinata di ieri, all’aggressore è stata inflitta la misura cautelare dell’obbligo di firma in attesa del rimpatrio.