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02/10/2013 07:05:00

Gibellina, l'arte va al “ferro vecchio”. Smantellata l’istallazione al Palazzo di Lorenzo

 Gibellina, nel secolo scorso, ha compiuto uno straordinario percorso che, nato da una catastrofe, ha portato alla costruzione di una città completamente nuova, innovativa, funzionale. Un’opera d’arte a cielo aperto. Purtroppo però negli anni, il naturale scorrere del tempo e l’incuria delle amministrazioni ha fatto sì che le opere, di cui la nostra cittadina è piena, si deteriorassero irrecuperabilmente.
Tra le tante opere che mostrano il segno del tempo, delle intemperie, del sole, delle piogge, dei venti è il complesso del Palazzo di Lorenzo, progettato dall’architetto Francesco Venezia il quale ha saputo mescolare sapientemente passato e presente, memoria e attualità. In un’intervista di qualche decennio fa, Francesco Venezia affermava di aver utilizzato per la realizzazione del suo progetto materiali durevoli sì da resistere alle naturali intemperie riflettendo anche sul fatto che, quegli agenti atmosferici avrebbero potuto portare giovamento all’opera, facendola “invecchiare” così da renderla viva.
Le intemperie però hanno giocato un brutto scherzo all’amministrazione cittadina che, accortasi della presenza di una “gabbia arrugginita” sul portale principale ha pensato bene di disfarsene, piuttosto che preservarla, ristrutturarla. Si trattava di una gabbia di ferro di notevoli dimensioni, posta sopra il portale principale, sicuramente senza una valenza funzionale ma semplicemente decorativa, facente senz’altro parte del concetto dell’opera tanto da essere stata posta lì, in una posizione quasi dominante. Un’opera d’arte – quella di Milton Machado – che avrebbe dovuto essere rispettata come tale, senza venire mutilata, strappata al concetto che voleva esprimere, alla sua idea.
Ma la miopia dell’amministrazione ha fatto sì che quella gabbia di ferro, arrugginita e rovinata venisse derubricata e gettata al ferrovecchio. Per i lavori di disfacimento del grigliato – delibera n. 425 del 1 agosto 2013 - è stata chiamata “urgentemente” una ditta di Gibellina incaricata di completare la dismissione del lavoro d'arte per il corrispettivo di 1.058,75 euro!

Sono stati spesi fondi pubblici per la rimozione del grigliato il quale è stato gettato al ferrovecchio (informazione pervenutaci dalla stessa ditta che si è occupata dei lavori), anziché provvedere al restauro dell’opera, mediante la semplice saldatura dei ferri deteriorati. Di sicuro la cifra spesa si sarebbe, oltretutto, ridotta notevolmente.

Non ci sono parole per esprimere l’ennesima delusione nei confronti di un’amministrazione che, come le altre del passato, ha fatto sì che l’immagine di questo nostro Comune continui a degradarsi sempre più e a rimanere soltanto un’ombra del passato. Il problema non è tanto delle amministrazioni ma quanto della mentalità delle persone che ne fanno parte.

Associazione Culturale – Officina 146