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14/10/2013 15:00:00

Picchia a sangue la compagna. Romeno arrestato ad Alcamo

In manette un violento, primo caso ad Alcamo e fra i primissimi in Italia, dopo che sabato scorso è stato convertito in legge il nuovo decreto sul reato di maltrattamenti in famiglia che prevede l’arresto obbligatorio. Nella notte tra sabato e domenica sono stati i carabinieri della Compagnia di Alcamo a procedere all’arresto in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali di N. N. M., rumeno classe 1978, disoccupato con alcuni precedenti alle spalle. Si conclude così una triste vicenda di terrore e sopraffazione consumati tra le mura domestiche.

La giovane donna rumena che lavora ad Alcamo come badante, infatti, da circa un anno, ovvero da quando il rapporto con il marito si era incrinato a causa delle numerose liti da lui originate a causa del suo stato di ubriachezza, in silenzio, per paura, aveva subito i suoi soprusi, senza mai denunciare. Sabato sera la goccia che ha fatto traboccare il vaso e dire basta alla donna e porre fine all’ormai divenuta insostenibile condizione di vita a cui era sottoposta giornalmente. Ingiuriata e minacciata più volte, percossa dal marito sino a procurarle in alcune occasioni delle lesioni personali, anche in presenza delle tre figlie minori e tra l’altro senza ricevere alcun sostentamento economico per le necessità di mantenimento sue e della prole, ingenerando così un perdurante stato d’ansia e di paura.

Nella tarda serata di sabato l’ennesima discussione tra i due, l’uomo si era recato sul posto di lavoro della donna, in evidente stato di ubriachezza, ma lei lo aveva rifiutato e così ha scatenato in lui una violenta reazione. Botte e calci, fino a quando la donna è scappata in strada mentre i vicini chiamavano il 112. La pattuglia dei carabinieri arrivata subito sul posto, trovava la giovane donna sconvolta con ferite ed ecchimosi in volto, alla vista dei militari è scoppiata in lacrime ed è riuscita a raccontare tutto. Subito dopo è stata accompagnata in ospedale per ricevere le cure del caso.

Successivamente, i carabinieri della Compagnia di Alcamo hanno provveduto ad ascoltare tutti i famigliari, i conoscenti, i vicini di casa ed ogni persona che potesse riportare qualche particolare del tormentato rapporto. La raccolta di tutte queste testimonianze ha così permesso di avere un quadro dettagliato della vicenda. L’arresto è uno dei primissimi in Italia dopo che la nuova legge rende obbligatorio l’arresto in flagranza e che permette di assumere in modalità protetta la testimonianza delle vittime.

Trasferito presso la casa circondariale “San Giuliano” di Trapani, N. N. M. è stato ivi ristretto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.