Anche per i ragazzi del Marsala Futsal, l’arrivo delle reliquie di Don Bosco, è stato un momento intenso ed emozionante. L’urna che altro non era che il calco fedele del corpo del Santo, dove al suo interno giaceva l’arto superiore destro, quello con cui Egli dava le sue benedizioni. Il lunghissimo tour che porterà in diverse città le sacre spoglie di San Giovanni Bosco, avvicinerà la data del bicentenario della sua nascita il 16 agosto del 2015. In prima fila il Mister Gesone, profondamente coinvolto, in quanto devoto al “Santo dei Giovani”, al suo fianco, inseriti nello staff d’organizzazione dell’evento, “Don Bosco è qui”, vi erano Rudy Corrao, Andrea e Giuseppe Centonze non che Giovanni Rizzo, quest’anno nella rappresentativa allievi. Anche il resto della squadra, nelle diverse categorie, dirigenti e staff tecnico hanno prima accolto l’urna all’oratorio di Marsala e poi in processione l’hanno accompagnata in chiesa Madre. Sono stati momenti di particolare intensità e commozione vedere così tanta gente, raccolta ordinatamente per rendere omaggio alle spoglie del Santo fondatore degli Oratori Salesiani. Veramente tante le persone che oltre ogni più rosea aspettativa hanno gremito sia L’Oratorio sia la chiesa Madre e sia la chiesa di SS Maria Ausiliatrice, dove l’Urna è stata esposta per tutta la notte.
Nella giornata, una delle cose più belle, più toccanti, riflessive e sintomatiche della devozione del Mister Lillo Gesone nei confronti di Don Bosco è stata la sua personale preghiera, pubblicata in uno dei più noti social network del momento, recitava così:
“Caro Don Bosco, benvenuto a Marsala,
ti prego porta ai ragazzi e a noi trentenni la gioia di vivere, donaci la capacità di guardare all’Altro con amore: al ragazzo antipatico, al conoscente che soffre, ai giovani che vediamo per la strada.
Dacci la capacità di capire che non possiamo lavarci la coscienza portando un sacchetto di vestiti usati al giovane immigrato.
Dacci la capacità di capire che gli altri non sono persone da sfruttare quando ci servono.
Facci capire che non è vero che tutto gira attorno a noi ma che noi dobbiamo vivere con gli atri eliminando futili antipatie e accogliendo con un sorriso.
Facci capire che non abbiamo sempre ragione, quando guardiamo una persona di ricordarci se quella persona, anche se una volta sola, ci ha donato qualcosa o ha fatto un sacrificio per noi.
Don Bosco ti prego per me e per miei amici, ricolma il nostro cuore d’amore, non per tenerlo o per darne ai soli affetti vicini ma per donarlo a molti. .
Sempre tuo
Lillo, anzi, Gioacchino”