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30/12/2013 14:36:00

Calatafimi, duro scontro in consiglio. L'opposizione abbandona l'aula

Si è consumatodurante i lavori d’aula il duro scontro tra il capogruppo di Area Nuova Daniele Cataldo ed il presidente del Consiglio Comunale Mario Minore, culminato con l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri comunali di minoranza presenti, abbandono che ha determinando la sospensione della seduta per mancanza del numero legale. La questione riguarda i tempi e le modalità con cui sono stati notificati gli ordini del giorno aggiuntivi. "E’ vergognoso - dichiara Daniele Cataldo - che i Consiglieri Comunali vengano messi nelle condizioni di non poter svolgere il proprio ruolo istituzionale, non si può accettare la situazione che si è verificata in questi
giorni, ovvero quella di ricevere a sole 24 ore dalla celebrazione del consiglio comunale un ordine del giorno aggiuntivo con ben 21 debiti fuori bilancio, e per di più senza che ci vengano trasmesse almeno le proposte di delibera; oppure avere notificato la vigilia di natale un ordine del giorno del giorno con 2 debiti fuori bilancio quando il consiglio comunale si celebra l’indomani di Santo Stefano. Ormai da diverso tempo, i consiglieri comunali ricevono solo la convocazione del consiglio contenente l’elenco degli ordini del giorno e niente di più, se poi aggiungiamo che l’ufficio messi , che prima rimaneva aperto anche di sabato e domenica per consentire ai consiglieri di visionare i fascicoli contenenti gli o.d.g., è stato chiuso per mancanza di risorse economiche, diventa davvero difficile documentarsi".
"Eppure - continua Cataldo - abbiamo mandato all’ufficio competente, le nostre mail in modo da ricevere tutta la documentazione relativa agli ordini delgiorno per via informatica, ma ad oggi abbiamo ricevuto solo il bilancio, che paradossalmente è l’atto più complesso e voluminoso. Questo è il secondo anno che nel mese di dicembre viene messa in atto, da parte del presidente del consiglio a cui, peraltro, più volte abbiamo chiesto l’attivazione della conferenza dei capigruppo in modo tale da avere una gestione più concertata dei lavori d’aula, una tale forzatura a scapito dei consiglieri comunali. Credo che continuando di questo passo si creano tutti gli estremi per presentare una mozione di sfiducia nei confronti del presidente del consiglio".