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15/02/2014 09:05:00

Petrosino, in consiglio comunale la relazione del sindaco su Corte dei Conti e risanamento


 A Petrosino si è svolta la prima seduta di consiglio comunale del 2014. Ad apertura di sessione, i consiglieri della minoranza del gruppo “Vivi Petrosino”, Katia Pipitone e Giuseppe Pipitone (capo gruppo), si sono dichiarati indipendenti. Entrambi i consiglieri - a commento della loro decisione – hanno detto di voler continuare a svolgere con serietà e impegno il mandato elettorale e di farlo nella totale indipendenza di volta in volta che si presenteranno gli atti e le proposte amministrative. I primi punti all’ordine del giorno che sono stati approvati con i voti della maggioranza sono: il n° 4 che riguardava la riapprovazione del Rendiconto Esercizio Finanziario 2011, e il punto n°5, la delibera della Corte dei Conti sullo stesso rendiconto e le misure correttive adottate dall’amministrazione Giacalone. Entrambi questi due atti sono stati approvati a maggioranza. Il primo con 9 voti favorevoli e 4 contrari. Il secondo, con 9 favorevoli, 3 contrari e 1 astenuto.

Il sindaco Giacalone, in merito a questi specifici punti, ha portato a conoscenza del consiglio e della cittadinanza la propria relazione che ricostruisce sin dall’inizio quello che è stato ereditato dalla vecchia amministrazione, i debiti fuori bilancio, e tutti gli altri punti di criticità amministrativa che portarono la Corte dei Conti a rilevare la deficitarietà strutturale del Comune. “Tra tutte le cose fatte della mia amministrazione il risanamento finanziario del Comune di Petrosino è molto probabilmente la più grande – le parole del primo cittadino -. Si tratta di qualcosa di intangibile e forse non facile da spiegare. Ma invito i miei cittadini di fare uno sforzo e dedicare qualche minuto per leggere e comprendere la nota informativa (visibile dal sito ufficiale del comune). Perché si tratta dei vostri soldi ed è giusto che sappiate quale situazione abbiamo trovato, cosa ha scritto la Corte dei Conti e com’è radicalmente cambiata la situazione in appena 1 anno e mezzo ”.

Di seguito una sintesi della relazione del sindaco.
Situazione di partenza: Sul rendiconto del 2011 la Corte dei Conti ha classificato il comune come “ente strutturalmente deficitario”

1) Riduzione della spesa per il personale dal 57% al 39%
2) Eliminati dal bilancio oltre 800mila euro di residui attivi ed oltre 240mila di residui passivi.
3) Quadruplicate le riscossioni dei tributi attraverso azione di “moral suasion” (maggiore informazione, no aumento tributi, no riscossione forzata, comportamenti virtuosi).
4) Anticipazione di cassa azzerata e fine degli interessi passivi.
5) Riconosciuti 245mila euro di vecchi debiti fuori bilanci ed accantonati circa 700mila euro.
6) Parametri positivi per misurazione “ente strutturalmente deficitario” (il minimo deve essere 6), passati da 5 nel 2011 a 7 nel 2013.


Il primo ad intervenire su questo punto è stato il consigliere Vito Pantaleo che si è complimentato per i risultati raggiunti e confermato il suo pieno sostegno all’amministrazione. Anche da parte della minoranza, in particolare il consigliere Andrea Marino, è stato riconosciuto ed espresso apprezzamento. Sempre su questo punto, il consigliere comunale di “Cambia Petrosino”, Salvatore Spanò, vista la gravità della situazione finanziaria emersa nel 2011 ha proposto l’istituzione di una commissione d’indagine così come previsto dal regolamento del consiglio comunale. La stessa proposta è stata poi rilanciata dal consigliere Facciolo che a nome di tutto il gruppo consiliare “Cambia Petrosino” ne ha anticipato la formale istituzione ai prossimi consigli comunali. I punti successivi hanno poi riguardato 3 debiti fuori bilancio ereditati.

Sul punto 6, inerente il riconoscimento del debito fuori bilancio sull’indennità di fine mandato richiesta dall’ex sindaco Biagio Valenti, la consigliera Anna Maria Maltese, ha rilevato che l’ammontare delle somme richieste risulta perfino superiore al dovuto e che pertanto c’era stato un errore di calcolo. A nome della maggioranza ha quindi chiesto la sospensione dell’atto anche per meglio valutare la legittimità della richiesta. Il sindaco Giacalone, su questo punto non è intervenuto, ma ha comunicato ufficialmente di rinunciare all’indennità di fine mandato, prevista dall’ordinamento degli enti locali, spiegando che in questi tempi di profonda crisi economica e di valori della politica è un gesto di rispetto nei confronti dei cittadini. Sul punto 7, riguardante la liquidazione e il pagamento di spettanze economiche a favore di un dipendente comunale, è stato votato all’unanimità e ciò era inevitabile a seguito di una sentenza da parte del giudice del lavoro.

I consiglieri di maggioranza hanno tuttavia fatto notare l’opportunità di verificare eventuali responsabilità sulla vicenda e rimandare anche questo punto alla commissione d’indagine e al giudizio della Corte dei Conti. Ciò in considerazione del fatto che risulta incomprensibile come il Comune negli passati non ha intrapreso le vie legali (come avvenuto per altri situazioni simili) e che comunque non c’era un incarico formale. Infine, sul punto 8, riguardante la liquidazione di una fattura alla ditta fornitrice degli opuscoli per 1.600 euro, votato a maggioranza, con 12 voti favorevoli e 1 astenuto.