“Mi piacerebbe immaginare che i cittadini comprendessero che la Protezione civile non è qualcosa di altro da sé. Le norme di autoprotezione, infatti, costituiscono la base di ogni maturo sistema di sicurezza. Se il cittadino non sa che il vero, unico e grande antidoto al rischio sismico perché il proprio edificio sia costruito correttamente, attenderà e immaginerà che saranno sempre altri soggetti a dover intervenire nel momento in cui si verificano tali accadimenti”. L’ha detto Franco Gabrielli, capo della Protezione civile nazionale, intervenendo in piazza della Repubblica, a Marsala, nell’ambito della campagna informativa “per le buone pratiche di protezione civile”.
L’iniziativa tra oggi e domani, su 230 piazze italiane, vedrà impegnati quasi 3.500 i volontari appartenenti a 21 organizzazioni nazionali, nonché a gruppi comunali e associazioni locali di protezione civile, che allestiranno punti informativi “Io non rischio”, per sensibilizzare i cittadini sul rischio sismico e, in alcuni comuni costieri, anche sul maremoto.
“In Sicilia – ha proseguito Gabrielli – dal punto di vista sismico, quella più a rischio e complicata è la parte orientale. Anche in Sicilia occidentale, però, si sono verificati terremoti e ancora se ne verificheranno. Per questo, un’altra cosa che dobbiamo far entrare nei cervelli delle persone è che i terremoti sono eventi naturali connessi alla vitalità del nostro pianeta e finché questo vivrà i terremoti saranno una costante delle nostre vite. I sismi non fanno morti, i morti li fanno gli edifici che crollano e che collassano, come a L’Aquila”.