Mentre il sindaco di Marsala Giulia Adamo consegna ai lidi della zona del Signorinole Bandiere Blu e promette che il prossimo anno sarà San Teodoro a vincerla, proprio per quella zona, per lo stagnone, arriva la stoccata da Legambiente. I responsabili nazionali e regionali arrivati a Marsala con Goletta Verde lo hanno ribadito: “il sindaco Adamo non deve mettere le mani sullo stagnone”. Non è d’accordo l’associazione ambientalista con la gestione della Riserva da parte del Comune di Marsala. Non è d’accordo con quella richiesta fatta due anni fa da Adamo alla Regione. “Datemi la gestione della riserva, la curerò io, visto che le province non esisteranno più”. Perchè fino ad oggi è stata la Provincia di Trapani a gestire lo Stagnone. Non ha fatto un gran lavoro. Proprio per questo Legambiente vuole evitare che si ripeta il fattaccio, che enti locali abbiano in mano un luogo protettissimo e delicato come lo Stagnone e lo usino per le classiche lotte di parte. “Nel corso degli ultimi decenni ci sembra che troppo spesso la capacità del Comune nel curare gli interessi del territorio in maniera lungimirante sia andata a discapito di questa - commenta il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, appena sbarcato a Marsala con Goletta Verde. La maggior parte dei comuni rimangono troppo legati a lobby locali o a un’idea di sviluppo in cui il costruire sempre e comunque sia l’unica. Occorre quindi un’autorità in grado di disegnare la visione strategica del territorio indipendentemente dagli interessi locali”.
Non è la prima volta che Legambiente si esprime contrario all’ipotesi di gestione della riserva al Comune di Marsala. Nei mesi scorsi il sindaco Adamo aveva annunciato il parere favorevole della Commissione ambiente all’Ars sulla richiesta di gestione presentata dal Comune di Marsala. Era invece una bufala. La Adamo è stata subito smentita dal presidente della Commissione, il 5 Stelle Giampiero Trizzino.
“Abbiamo dedicato questo blitz di Goletta a Marsala alla Riserva dello Stagnone - spiega Gianfranco Zanna, direttore di Legambiente Sicilia. Dopo averla gestita male da presidente della Provincia adesso Giulia Adamo adesso ne rivendica la gestione come Comune di Marsala. Noi siamo nettamente contrari. E questo già da due anni fa, da quando l’Assemblea regionale siciliana ha dato la possibilità ai Comuni di diventare enti gestori delle riserve. I Comuni non hanno cultura, competenze e risorse per gestire le riserve. Pensiamo questo anche alla luce dell’esperienza di gestione delle Province che per anni hanno gestito malissimo questo straordinario patrimonio naturalistico. Sullo Stagnone c’è inoltre l’aggravante che l’Adamo non ha praticamente gestito le riserve che la Regione aveva affidato alla Provincia di Trapani. Si deve invece operare per una gestione efficace di questo patrimonio naturalistico siciliano”.
Per Zanna l’esempio da eseguire potrebbe essere quello adottato alla Riserva dello Zingaro, " la cui tutela è curata dall’Azienda Regionale delle Foreste Demaniali, oppure, così già accade per numerosi casi di aree protette, di affidare la gestione direttamente alle associazioni ambientaliste. Ancora meglio la creazione di un consorzio di cui potrebbero far parte il Comune, i privati e tutti i soggetti portatori di interessi generali”.
E se il prossimo anno dovesse arrivare la bandiera blu per la zona di San Teodoro, come ha promesso il sindaco, allora Adamo tornerà alla carica. Bandiere Blu che da sempre hanno trovato lo scetticismo proprio di Legambiente. Il presidente Cogliati Dezza non ha voluto polemizzare: “Viene assegnata da un altro organo, non so come vengono assegnate le Bandiere Blu”. Sui criteri di selezione delle spiagge da parte della Fee, per la Bandiera Blu, il responsabile mare di Legambiente, Sebastiano Venneri, ha spiegato in più di un’occasione che si tratta di niente più che di una candidatura presentata dai Comuni, tutto sotto forma di autocertificazioni. Come quelle presentate dal Comune di Marsala, e che abbiamo avuto modo di esaminare.