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14/08/2014 06:00:00

Incendi, altra giornata di passione a Trapani. La Protezione Civile bacchetta Crocetta

Ancora una giornata di incendi in Sicilia. Ettari di macchia mediterranea  sono andati in fumo in particolare in provincia di Trapani e nel Palermitano. Un rogo ha investito la riserva naturale orientata di monte Cofano, nel Trapanese. Sul posto mezzi aerei mentre da terra operava il personale del corpo forestale.    L'83% delle richieste di intervento dei Canadair della Protezione Civile per spegnere gli incendi arriva, alla Protezione Civile nazionale, dalla Sicilia. Le richieste sono aumentate del 350%. Il responsabile della Protezione Civile, Franco Gabrielli, dopo l'ennesima giornata di passione non ci ha visto più e ha scritto al governatore Crocetta. Per Gabrielli quello che avviene in Sicilia è "inammissibile". Chissà se anche questo per Crocetta è un attacco all'autonomia...

Dall'inizio della campagna antincendi boschivi, il 16 giugno scorso, sono complessivamente 235 le richieste di intervento aereo arrivate al Centro operativo aereo unificato (COAU) del Dipartimento della Protezione civile. Un dato, sottolinea il Dipartimento, analogo a quello registrato nello stesso periodo del 2013 (quando erano 238), ma che fotografa «un'anomalia significativa» nella provenienza delle richieste: ben 196, pari a oltre l'83% del totale, sono giunte in questo primo scorcio di estate dalla sola Sicilia.
Il picco di richieste pervenute dal territorio siciliano, che rappresenta un aumento del 350% nel ricorso alla flotta aerea dello Stato rispetto al 2013 pur in presenza di condizioni meteo-climatiche complessivamente nella norma, sottolinea il Dipartimento, è dovuto alla mancanza di mezzi aerei antincendio regionali: a oggi, infatti, la flotta regionale siciliana consta di due soli elicotteri schierati su Palermo. Finora la flotta aera dello Stato è riuscita a far fronte a tutte le domande pervenute, «considerato il numero complessivamente contenuto di richieste di concorso». Ma «è doveroso evidenziare che, laddove nelle prossime settimane le condizioni meteo-climatiche dovessero favorire un aumento delle richieste di supporto da parte di altre Regioni, il Coau si troverebbe nella condizione di non poter dedicare tutti i velivoli disponibili all'intervento su un solo territorio».
Per questo motivo, dopo la nota dei primi di giugno, il capo della Protezione civile Franco Gabrielli  ha scritto nuovamente al presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, per esprimere la sua preoccupazione e ribadire ancora una volta l'invito a fare ogni sforzo per ridurre o contrastare il rischio incendi boschivi. Non può essere sufficiente, conclude il Dipartimento, contare solo e unicamente sul concorso della flotta aerea dello Stato.

Crocetta non replica. La Giunta regionale ha autorizzato l'Assessore regionale dell'Agricoltura ad effettuare la spesa necessaria alla prosecuzione del servizio antincendio nelle more della pubblicazione della manovra finanziaria sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana che rende esecutiva la norma approvata dall'Ars. «Abbiamo fatto tutto il possibile per garantire sicurezza e occupazione - dichiara l'assessore Ezechia Reale -. In attesa della pubblicazione della manovra finanziaria approvata l'1 agosto e riconfermata nelle parti non impugnate dal Commissario dello Stato nella seduta del Parlamento dell'11 agosto, infatti, i Dipartimenti si sarebbero trovati nella impossibilità di impegnare le somme necessarie a garantire la continuità delle attività di tutela del territorio, procurando una pericolosa interruzione nella fornitura dei servizi». «Con la delibera di Giunta si definisce un altro delicato e necessario passaggio e si garantiscono alla Sicilia tutte le condizioni di tutela previste dalle norme e dall'attuale programmazione. Questi ultimi mesi - continua l'assessore Reale - sono stati spesi quasi interamente a fronteggiare situazioni di emergenza. Da settembre bisognerà avviare una seria campagna di riforme di settore che consenta alla Regione di programmare gli interventi di copertura economica per tempo in maniera da garantire i servizi essenziali sottraendoli alle fibrillazioni generate dalle manovre di bilancio».