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14/10/2014 14:26:00

Dissesto idrogeologico in Sicilia, alto rischio di alluvioni anche da noi

 Ci sono zone della Sicilia che sembrano sorelle gemelle di quelle liguri dove nei giorni scorsi le alluvioni hanno provocato morti e danni enormi. L’Isola, nel quadro Nazionale, rappresenta una delle Regioni dove più alto è il dissesto idrogeologico all’origine delle tragiche conseguenze che derivano ogni volta che si verificano fenomeni estremi.
La protezione Civile Regionale ha individuato 8500 «nodi idraulici» che sono le intersezioni delle vie di smaltimento delle acque piovane con opere civili: strade, sottopassi, interi centri abitati. Il Pai (Piano di Aspetto Idrogeologico) classifica in Sicilia 22 mila aree a rischio idrogeologico. E se in Italia è a rischio l’82% dei comuni, in Sicilia questa percentuale rasenta quasi il 100%. Tra il 2000 ed il 2014 sono stati registrati 78 eventi importanti con 58 vittime e danni per 3 miliardi e mezzo di euro. Per eventi importanti si intendono soprattutto alluvioni e frane. L’emergenza dei Nebrodi del 2010 costrinse all’evacuazione 1400 abitanti di San Fratello. In quell’occasione furono coinvolti oltre 30 Comuni e censite oltre 2000 frane.
Michele Orifici fa parte del Consiglio Nazionale dei Geologi nel quale è Coordinatore della Commissione Protezione Civile. «In Sicilia – dice – piove male nel senso che obiettivamente è un po’ cambiata la quantità delle precipitazioni e la sua distribuzione nel tempo. Ma imputare tutto alle presunte anomalie meteo sarebbe un errore. Il problema non è il tempo che fa, il problema siamo noi, quello che facciamo ma, soprattutto, quello che non facciamo».