Un nuovo incontro per capire cosa fare dell'invaso di Baiata, un potenziale polo di attrazione turistica che si potrebbe ben integrare con la Riserva delle Saline di Trapani e Paceco. Se ne parla giovedì in un incontro promosso oltre che dalla locale sezione di Italia Nostra anche dagli scout di Paceco e dalle associazioni Quattro rocce, Societas draconistrarum, Uisp, Anter, Rifiuti zero, Musica ambiente e Koinè della collina.
L' invaso Baiata sorge a circa due chilometri dal centro del paese. La zona è ampia circa 80 ettari.
Costruita nel 1980 con fondi della Cassa per il Mezzogiorno la diga, che è gestita dal Consorzio di bonifica 1 di Trapani e che è di proprietà del Demanio, è dotata di un sistema di contenimento delle piene. Fu il Comune di Paceco nel Prg del 1998 a indicare come "parco suburbano" la destinazione dell'area, ma fino ad ora ciò non è stato concretizzato. Nel 2005 fu indetta una gara di idee per la valorizzazione del sito e nel 2009 il gruppo "Un'altra storia" sollecitò gli architetti a ripresentare i loro lavori. Nel 2011 Il Comune deliberò per l'area 100mila euro, poi stornati su altri capitoli di spesa. Furono recuperati soltanto 17mila euro per il progetto preliminare la cui gara, nel 2013, fu vinta dagli stessi progettisti redattori che giovedì lo illustreranno ai politici locali e ai cittadini. La spesa però è alta: 7 milioni di euro.
Con la redazione del progetto preliminare – afferma il sindaco Biagio Martorana – si è iniziato un importante percorso che, attraverso le successive fasi progettuali che l’Amministrazione comunale si è impegnata a definire, potrà portare al finanziamento della realizzazione del Parco”.
“La presentazione del progetto in occasione della conferenza di giovedì prossimo – continua il sindaco – permetterà ai cittadini di Paceco di comprendere meglio le grandi potenzialità del sito dell’invaso Baiata, e le svariate possibilità d’uso che si potranno avere: piste ciclabili e per il jogging, giardini, teatro all’aperto, aree picnic, spazi per sport e giochi, orto botanico, fattoria didattica e tanto altro”.