I consiglieri Mimma Gaglio e Salvatore Tarantolo (PD) hanno presentato un ordine del giorno, approvato all’unanimità, contro le trivellazione nel mare di Sicilia nell’ultimo Consiglio dell’Unione dei Comuni della Valle del Belice di cui fanno parte i comuni di Gibellina, Partanna, Santa Ninfa, Poggioreale e Salaparuta. Nella premessa si scrive che la Sicilia è terra ad alto rischio sismico , dove sono ancora vivi i ricordi dei disastrosi sismi di Messina del 1908 e della Valle del Belice del 1968 .Altrettanto che le estrazioni e le attività di ricerca potrebbero essere molto pericolose e produrre una sismicità indotta o innescata anche a diversi chilometri di distanza, confermato dagli ultimi studi effettuati sulla base di una vasta documentazione scientifica. L’O.D.G. prende atto che l’articolo 38 dello Sblocca Italia definisce strategiche le attività petrolifere ed estrattive e riduce il peso delle valutazioni di impatto ambientale nei territori che possono essere proposte dalle associazioni ambientaliste e dagli enti locali.
Il medesimo articolo, inoltre, stabilisce che dal marzo 2015 le procedure di VIA sulle attività a terra diventino competenza del Ministero dell´Ambiente e non più delle Regioni. Un incidente come quello del Golfo del Messico, si legge nell’O.d.G, significherebbe per il Mediterraneo ed in particolare per la Sicilia, la morte delle economie legate alla pesca ed al turismo, due comparti strategici per l’isola. Un rischio ambientale quanto mai attuale dopo l'approvazione dello Sblocca-Italia che inserisce tra le misure urgenti in materia di energia, il citato articolo 38, che dà la possibilità di rilasciare un titolo concessorio unico per le attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi. In questo modo si accelera la possibilità di trivellare il Mar di Sicilia senza però rispettare la direttiva 30 dell'Unione Europea.
La Gaglio e Tarantolo dichiarano “La nostra isola si deve basare su un tipo di sviluppo sostenibile indirizzato verso la scelta delle fonti energetiche rinnovabili nel rispetto dell’ambiente. Una scelta che vada verso una nuova politica energetica capace di attivare azioni di sviluppo che tengano conto degli ecosistemi specifici presenti e della salvaguardia del territorio."
L’O.d.g. impegna il Consiglio dell’Unione e La Giunta a mettere in campo tutte quelle iniziative politiche tese alla salvaguardia del nostro mare e di tutto il canale di Sicilia da minacce presenti e future di trivellazioni nonché sollecita il governo Crocetta ad attivarsi affinché vengano apportate le necessarie modifiche al dl 133, appena convertito in legge, partendo da una differenziazione dei territori. Sottolineando che è necessario, avviare una seria azione di tutela del nostro mare in un’ottica di valorizzazione delle risorse ambientali, del nostro patrimonio artistico, archeologico e storico e delle coste; tutti grandissime ricchezze della nostra isola.