Due ragazze marsalesi di 16 anni, studentesse, finiscono davanti al Tribunale dei minorenni di Palermo per aver rubato alcuni capi d’abbigliamento all’Oviesse, ma il giudice le proscioglie per “l’irrilevanza del fatto”. Il magistrato, insomma, ha deciso di perdonarle, nella speranza che non lo facciano più. E per evitare loro un precedente penale che in futuro avrebbe compromesso, tra l’altro, la possibile partecipazione a concorsi pubblici. Il fatto contestato risale al 27 febbraio 2014. Per le due giovani imputate, il pubblico ministero Claudia Caramanna aveva invocato un programma di reinserimento nella società attraverso la “probation”, ovvero l’istituto della “messa alla prova”.