E’ stato condannato a due anni e sei mesi di misura di sicurezza presso una casa di cura Paride Pulizzi, 31 anni di Pantelleria, dal GIP del tribunale di Marsala dottor Marcello Saladino.
La pena è stata patteggiata e non prevede la sospensione.
“Il giudice si è riservato di decidere – dice l’avvocato difensore Paolo Palladino – se la pena deve essere commutata in arresto domiciliare presso una casa di cura. Il mio assistito è stato assolto da due reati ai danni della madre, maltrattamento e tentata estorsione”.
L’uomo era accusato di stalking, minacce, lesioni, tentate estorsioni ed altri reati. Le persone offese erano dieci (sette delle quali si erano costituite parte civile con gli avvocati Nunzio Palermo Patera e Giovanni Cucchiara) al termine delle indagini condotte dal sostituto procuratore di Marsala, dottoressa Antonella Trainito, che aveva chiesto il rinvio a giudizio del Pulizzi con ben 14 capi d’imputazione, quasi un record. Nell’udienza per il rinvio a giudizio presso il GIP dello scorso 13 gennaio l’Avvocato difensore Paolo Palladino aveva chiesto per il suo assistito una perizia psichiatrica che accertasse le capacità di intendere e di volere e di stare in giudizio.
“La perizia – spiega il legale – affidata al dott. Gaetano Curcone ha stabilito la seminfermità. Il ragazzo ha delle sofferenze psichiche che hanno inciso sul suo comportamento”.
Paride Pulizzi era stato arrestato una prima volta dai carabinieri nel maggio del 2014 con l’accusa di cyber stalking nei confronti di una ragazza difesa dall’avvocato Nunzio Palermo Patera e di un ragazzo rappresentato dall’avvocato Giovanni Cucchiara, ed aveva avuto la misura cautelare del divieto di dimora a Pantelleria. Nel settembre 2014 era stato condannato ad una pena di 2 anni e 7 mesi, dal tribunale di Marsala per stalking, violenza privata e lesioni volontarie gravi nei confronti di un’altra ragazza. Due mesi dopo, nel novembre del 2014, era stato di nuovo arrestato con l’accusa di stalking questa volta a Villasanta in provincia di Monza.