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27/02/2015 06:10:00

Scuola, arriva la riforma di Renzi. Cosa ne pensano i presidi di Marsala e Trapani

 Doveva essere firmato oggi il decreto legge di riforma della scuola italiana dal Governo Renzi. Tutto invece slitterà di alcuni giorni, si pensa il 3 marzo. C’è da definire meglio il piano di assunzione dei precari della scuola, che è uno dei punti centrali della riforma sulla “Buona scuola”, come l’ha chiamata Renzi. Questo slittamento fa capire che ci sono pareri discordanti sulla riforma della scuola che porta come hashtag “Merito&valutazione”.
Più alternanza scuola lavoro negli istituti superiori, scatti di carriera per merito e non solo per anzianità dei docenti, Formazione digitale degli insegnanti, più materie legate alla Musica, Inglese, e Arte nelle scuole. La possibilità di versare il 5x1000 direttamente a un istituto scolastico per interventi edilizi, più autonomia manageriale per i dirigenti. E poi il piano da un miliardo di euro che dovrebbe permettere l’assunzione di un numero che va dai 120 ai 140 mila insegnanti precari con l’addio alle graduatorie. Su questo punto c’è da stabilre come verranno gestite le mobilità, chi saranno gli stabilizzati. Perché tra i 134.000 inclusi nelle graduatorie ad esaurimento ci sono supplenti di materie che non si insegnano più o troppi inclusi nelle graduatorie della scuola dell'infanzia.
“Bisogna capire come gestire le immissioni in ruolo. Il piano è prezioso, significa togliere precari dalle graduatorie. Ma come le gestiamo queste nuove forze? - si chiede Giuseppe Termini, segretario della Uil Scuola in provincia di Trapani e dirigente scolastico - Si parla di organico funzionale, Ma come si coniugherò con la mobilità all'interno delle varie province?” Termini indica che ci sono già degli esuberi di insegnanti nella provincia di Trapani, soprattutto nelle scuole primarie sono 64 le unità in esubero. Mentre per il personale Ata Termini prevede una riduzione.
Per la Uil Scuola la riforma presenta un gran buco nero. “Occorre mettere più soldi nella scuola, i comuni hanno subito dei tagli per il patto di stabilità. Da 800 si è passati a 100 euro a classe”. Ma in questo periodo si è parlato di scuole belle di auonomia dei dirigenti. “Senza soldi che autonomia possono avere i dirigenti? L'investimento scuole belle è una cosa superficiale, si tratta solo della tinteggiatura”, dice il sindacalista.
Che ne pensano invece i dirigenti scolastici della riforma?
“Sono favorevole all’assunzione dei precari, ma mi chiedo come verrà distribuita alle scuole questa forza lavoro, chi avrà più bisogno, come funzioneranno le supplenze - dice Mariella Parrinello, dirigente dell’Istituto Mario Nuccio di Marsala. Ci sono alcune cose da chiarire, che se vanno bene nell’ordine sociale non so a livello locale come potranno andare. Sono sempre positiva sulle novità, la mia scuola si è sempre rimboccata le maniche. Abbiamo lavorato molto su formazione e curriculum dei docenti, che sono preparati sulle tecnologie. Ben vengano le norme, ma ci vuole la responsabilità di docenti e dirigenti”.
Antonella Coppola, preside del Liceo Classico e dell’Istituto Professionale di Marsala non è molto convinta dalla riforma: “Nutro un po’ di perplessità. Gli incontri che sono stati fatti sulla buona scuola sono stati solo conoscitivi, sono state fatte proposte ma con relativo senso critico. Ci sono vari punti che non condivido. Il principale ingrediente per fare la buona scuola deve essere quello di curare la sicurezza a 360 gradi. Gli interventi sulla scuola bella sono marginali, fondi per la tinteggiatura quando ci sono magari bagni da ristrutturare. Ci sono anche buoni propositi ma dobbiamo vedere nella pratica cosa ci comporterà. C’è stato un confronto tra governo e scuole, ma a mio avviso piuttosto passivo”.
Più positivo invece il parere di Anna Maria Angileri, che è dirigente del Pd ma anche dirigente scolastico del Liceo Pascasino di Marsala: “La riforma nasce dopo una lunga fase di elaborazione costruita attraverso gli incontri con le scuole. Si dice basta alle supplenze e al precariato. Una parte dei docenti è costituito dall’organico funzionale che servirà per migliorare l’offerta formativa. Si potrà applicare l’autonomia scolastica, e più partecipazione e merito. Importante è anche l’ampliamento dell’alternanza scuola lavoro”.