Il pubblico ministero Paolo Di Sciuva ha chiesto al Tribunale di Trapani la condanna di Gaetano Priulla, sovrintendente della polizia, a sette anni e sei mesi di reclusione per violenza sessuale. Avrebbe abusato della moglie di un collega. Il procedimento scaturisce da una denuncia della presunta vittima che ha avuto con Priulla una relazione extraconiugale. Secondo la vittima, temendo ritorsioni, gli incontri nei quali sarebbe stata sottoposta ad abusi contro la sua volontà sono stati diversi. Addirittura in alcuni casi Priulla avrebbe minacciato la donna con un oggetto nascosto da un panno che avrebbe lasciato intendere essere un'arma da fuoco. Priulla respinge le accuse. Secondo il sovrintendente, tutti i rapporti sarebbero stati consensuali. Anche dopo la presentazione della denuncia, i due avrebbero proseguito a frequentarsi. Il processo proseguirà il 18 maggio. Nella prossima udienza la parola passerà all'avvocato Donatella Buscaino, difensore dell'imputato.