Continua in Corte d'Assise a Trapani il processo ad Aminta Altamirano Guerrero, messicana di origine ma residente ad Alcamo, accusata di aver ucciso il figlio Lorenz, di 4 anni, avvelenandolo con una dose massiccia di psicofarmaci. Nell'ultima udienza sono stati rivelati alcuni particolari sulla signora, ad esempio che praticava riti magici e sortilegi".
Nella borsa custodiva un calzino e all'interno c'era la sagoma di un uomo con degli spillini conficcati. Accanto al calzino vi erano bustine con dentro una polverina bianca.
Il materiale fu sequestrato ad Alcamo dagli agenti del Commissariato la mattina del 14 luglio dello scorso anno, dopo il ritrovamento del corpo del bambino. Lo hanno raccontato il vicequestore Antonio Squillaci - ex dirigente del Commissariato di Alcamo - e il sovrintendente Alessio Russo, che hanno detto che la donna una profonda conoscitrice di pratiche magiche. Dopo la separazione dal marito avrebbe iniziato a meditare il suicidio. Nella notte tra il 13 e il 14 luglio 2014 avrebbe somministrato al figlio un potente antidepressivo che le era stato prescritto dal medico. La donna ha detto che il figlio avrebbe ingerito autonomamente il farmaco, ma gli investigatori hanno detto che il flacone era perfettamente chiuso e aveva il dosatore inserito.