Proprio alla vigilia della Festa del Lavoro, il Tribunale di Marsala (presidente del collegio: Gioacchino Natoli) ha inferto una dura “lezione” a un imprenditore che, secondo l’accusa, si sarebbe comportato non come normale “datore di lavoro”, ma come padrone a 360 gradi del corpo delle sue dipendenti. L’uomo, Rosario Cognata, titolare di un bar di Mazara, è stato, infatti, condannato a quattro anni e sei mesi di carcere per violenza sessuale in danno di tre sue giovani dipendenti. La pena inflitta all’imputato è stata ancor più severa di quella invocata dallo stesso pubblico ministero Mucaria, che aveva chiesto 4 anni di reclusione. I fatti contestati sono relativi al 2012. Dal dibattimento, svoltosi a porte chiuse, è emerso che Cognata avrebbe molestato, tentando di abusarne sessualmente, le ragazze che lavoravano nel suo bar. L’imputato, difeso dall’avvocato castelvetranese Giuseppe Ferro, è stato, inoltre, condannato al pagamento in favore delle parti civili di un risarcimento danni “provvisionale” (in attesa dell’eventuale giudizio civile) di 4 mila euro. Ed inoltre all’interdizione, per cinque anni, dai pubblici uffici, nonché al pagamento delle spese processuali. Già in passato, Rosario Cognata era stato processato per violenza sessuale, anche se in quel caso era stato assolto.