Il caso del Lido a San Teodoro, a Marsala. Interviene il circolo Legambiente di Marsala-Petrosino. Nella nota il presidente Letizia Pipitone pone il problema non tanto sull'atteggiamento dei titolari, quanto sulla legittimità della concessione demaniale.
Fa bene l'onorevole Valentina Palmeri del movimento 5 stelle ad interessarsi delle incresciose vicende che riguardano i presunti comportamenti illegittimi del concessionario del lido di S. Teodoro a Marsala. Noi cogliamo l’occasione per invitarla a chiedere, con l'interrogazione parlamentare, oltre alle sanzioni, le ragioni del ritardo dell'approvazione dei Piani di Utilizzo del Demanio Marittimo (PDUM ) senza i quali stabilimenti balneari, chioschi, solarium, pontili ecc. continueranno a sorgere come funghi persino nelle are di riserva come lo Stagnone. La questione vera del lido di S. Teodoro non è infatti la presunta maleducazione di qualcuno , ma la legittimità della concessione di suolo demaniale su una spiaggia di pochissimi larga . Non si tratta naturalmente solo del lido di S. Todoro, come abbiamo già detto con un comunicato precedente, ma di tutto il litorale Marsalese dove, tra erosione costiera e crescita ipertrofica di concessioni di suolo demaniale , non ci sono quasi più spazi di spiaggia libera. Non aspettiamo quindi la prossima estate per scandalizzarci, giustamente, di accadimenti come quelli del lido di S. Teodoro, chiediamo che i Pudm, redatti dalla gran parte dei comuni siciliani costieri, siano definitivamente approvati dalla Regione Siciliana che ad oggi, ed a distanza di 10 anni dalla legge regionale n.15/2005 che ne impone l‘adozione, ha approvato solo il PUDM di S. Vito Lo Capo.