Ignazio Boschetto e Il Volo stasera su Rai Uno. In uscita il nuovo album. Stasera su Rai 1 alle 21,10 grazie allo speciale Il Volo – Un’avventura straordinaria, gli italiani potranno assistere al concerto che lunedì ha fatto esplodere di entusiasmo l’Arena di Verona. Impossibile non parlare di fenomeno: piacciano o meno, vincano o meno il Festival, che vendano o non vendano dischi, un fatto è certo: Ignazio Boschetto, Gianluca Ginoble e Piero Barone sono là dove fior di colleghi possono solo sognare di arrivare.
A Verona abbiamo assistito a un evento non annunciato e assolutamente sorprendente: Francesco De Gregori sullo stesso palco de Il Volo e allo stesso microfono per cantare Sempre e per sempre. Il Principe, in città per il concerto celebrativo di Rimmel all’Arena ieri sera, ha anticipato la soirée presentandosi sul palco. E subito, sui social network, numerosissimi commenti, non tutti positivi. Comunque la si pensi, la serata è da segnare in agenda, anche per sconfessare chi non crede che a questo mondo la realtà superi la fantasia.
All’Arena i tre de Il Volo hanno messo in fila una dopo l’altra 27 canzoni difficili da non ricantare a memoria. Da Volare a O’ sole mio, da L’immensità in duetto con Francesco Renga sino a Lucean le stelle o Granada, Delilah, Ancora l’elenco di classici del canzoniere italiano ha scatenato una serie infinita di standing ovation. Appena terminato il concerto, hanno incontrato la stampa (alcuni giornalisti sono venuti dall’estero) per raccontare il nuovo album L’amore si muove e le emozioni del concerto appena concluso.
«È la degna chiusura di 24 live meravigliosi – hanno detto –, una serata magica». Qualcuno si dichiara sorpreso per il duetto con De Gregori, ma loro: «Siamo versatili, possiamo cantare con De Gregori o intonare un’aria con Placido Domingo. E poi Pavarotti cosa faceva? Cantava con chiunque e gli veniva benissimo». Perché i duetti sul disco non ci sono? «Bastano i sette brani inediti – dice Ignazio -. E poi a ottobre uscirà un album che commemorerà Elvis Presley e noi siamo gli unici italiani che ne faranno parte, con un duetto virtuale del quale si parlerà. Fra poco voleremo negli Usa per il Columbus Day, canteremo al gala del Niaf dopo Tony Bennett e Lady Gaga».
Ora, a tour italiano concluso (con un totale di 150 mila spettatori), Ignazio, Gianluca e Pietro iniziano un giro del mondo promozionale: «Abbiamo davanti a noi un 2016 con 33 date in America del Nord, 21 in Sudamerica, poi c’è l’Europa con 12 città; torneremo in Italia a gennaio per dieci palasport in tutta Italia. E c’è ancora un sogno da esaudire, cantare con Bono degli U2». A questo punto, nessuno si sente di fare lo scettico.