L’autore del bellissimo romanzo Le inutili vergogne, cattolico praticante, omosessuale, magistrato, impegnato nel volontariato sociale, scrive una commovente lettera alla Chiesa di Roma sulla scottante questione del matrimonio gay. Un pamphlet colto, rigoroso, meditato, in cui i riferimenti alle Scritture e alla Dottrina Sociale della Chiesa si mescolano alla testimonianza di chi, da omosessuale, non vuole rinunciare all’abbraccio della sua comunità religiosa. L’autore critica le posizioni ufficiali della Chiesa, così come un certo laicismo facilone che in nome dei “diritti” non esamina con la necessaria attenzione le conseguenze di certe rivoluzioni che s’invocano solo perché il “progresso” le richiede. La posizione di Eduardo Savarese è quella di un uomo che vive la vita della Chiesa, un uomo che crede nella Tradizione. Attraverso il racconto vivo della sua grande storia d’amore con Luca, il suo compagno, del loro viaggio a Lourdes, degli incontri con uomini e donne “straordinari” che hanno rafforzato la sua fede, Savarese ci offre un quadro sofferto ma fecondo della vita dei fedeli di oggi. Un libro utile per discutere dei matrimoni omosessuali, delle unioni civili, dell’omofobia, ma anche di una fede e di una religiosità capaci di aprirsi al confronto e di accogliere tutti.
L’autore Eduardo Savarese, magistrato e scrittore, vive e lavora a Napoli. Tiene un corso di scrittura creativa per persone diversamente abili presso la ONLUS “A Ruota Libera”. Il suo ultimo romanzo, Le inutili vergogne, è apparso per le Edizioni E/O nella Collezione Sabot/age nel 2014. Ha pubblicato un racconto nella raccolta Se Stiamo Insieme, racconti sulle coppie di fatto (Edizioni Caracò 2013). Il suo primo romanzo, Non Passare per il Sangue, rielaborazione di L’amore assente, segnalato dai giurati del Premio Calvino nell’edizione 2012, è stato pubblicato dalle Edizioni E/O nella Collezione Sabot/age nel 2012.