Il 27 per cento degli esercenti di Palermo e il 29 per cento di quelli siciliani ha avuto esperienza diretta o indiretta con la criminalità, contro un dato nazionale del 16 per cento. E’ quanto emerge da un’indagine di Confcommercio Palermo e Gfk Eurisko sui fenomeni criminali nel 2015 in Sicilia e a Palermo, che ha coinvolto un campione di 6.782 esercenti. Sul totale degli intervistati, in 907 hanno subito minacce e intimidazioni, i cui autori sono stati delinquenti comuni nel 27 per cento dei casi nel capoluogo e nel 45 per cento dei casi nell’isola (percezione che nella Penisola si attesta sul 50 per cento), la criminalità organizzata rispettivamente per il 49 e il 40 per cento dei casi, contro un dato nazionale del 33.
Quanto alla natura delle minacce e delle intimidazioni, si è trattato di pressioni psicologiche (41 per cento a Palermo, 69 per cento in Sicilia, 76 in Italia), danneggiamento a cose (24, 26 e 35 per cento), violenza alle persone (20 per cento nel capoluogo e 11 per cento nell’isola) e rapine.
“La propensione alla denuncia – ha spiegato il presidente di Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio – è in forte aumento grazie all’attività costante delle forze dell’ordine, a un cambiamento culturale che guida verso la denuncia e, penso, anche grazie al lavoro silenzioso ma costante che svolgono le associazioni di categoria”.