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26/06/2016 03:00:00

Favignana, riapre alle visite la "Casa Museo Matteo Sercia"

Da oggi su prenotazione telefonica, sarà possibile tornare a visitare a Favignana l’"Associazione No Profit Casa Museo Matteo Sercia", fondata da Gabriele Sercia nel settembre 2010: un meraviglioso mondo marino nato dalla passione per il mare e la malacologia, ricco di bellezze ignote a molti che si accumulavano nei cassetti. Il Museo, infatti, raccoglie un patrimonio in parte ancora sconosciuto, di organismi di estrema bellezza e importanza ecologica e biologica, che espone in tre sale, dove è possibile avere una panoramica sul mondo marino. All’interno vi si possono osservare esemplari di echinodermi, crostacei e pesci, tra cui "Arbacia lixula", “Paracentrotus lividus", "Rhinobatos rhinobatos", "Spaerechinus granularis", "Acanthaster planci", "Palinurus elephas" e ancora "Calappa granulata", "Dromia personata" e "Acanthaster planci"; poi conchiglie appartenenti a molluschi mediterranei ed esotici, tra cui "Rapana venosa", "Xenophora crispa", "Chlamys proteus", "Trochus niloticus", "Cassis cornuta", “Mytilus galloprovincialis" e "Callista chione", "Pecten jacobaeus", "Trochus niloticus", "Bulla ampulla", "Tonna perdix", "Tonna dolium", "Pugilina morio", "Conus gloriamaris" e "Lyncina aurantium". La visita al museo si chiude con un vetrina dove sono allocati diversi molluschi endemici della Sicilia ed esemplari di gasteropodi e bivalvi dulciacquicoli. Ulteriori notizie sulla Casa Museo si possono avere richiedendo la "Breve Guida alla Casa Museo Matteo Sercia", scritta da Gabriele Sercia e Paolo Balistreri ed edita dalla Casa Editrice Danaus. La visita è gratuita e a fare da guida (a seconda della disponibilità) ci sono proprio il biologo marino Paolo Balistreri e lo stesso titolare della Casa Museo, Gabriele Sercia. Nelle passate stagioni la Casa Museo ha ricevuto numerose visite da parte di turisti inglesi, spagnoli, francesi, tedeschi e di un gruppo programmato dell’Esperanto. La struttura negli anni si è avvalsa della collaborazione con l’AMP Egadi, garantita dalla presenza del collaboratore Paolo Balistreri. Il museo è stato, così, frequentato ed elogiato, in qualità di struttura privata aperta al pubblico con ingresso gratuito. La Casa Museo lo scorso anno ha ricevuto anche la visita di una giornalista brasiliana. Per prenotare la visita si può chiamare al 3897957662.
La visita domani è in programma alle ore 10.

A Favignana un progetto del MIUR con le scuole di Sassello - Si è chiuso oggi, venerdì 24 giugno, a Favignana, il progetto del Miur che ha messo assieme le scuole di Sassello, in provincia di Savona, con l’Istituto Comprensivo “Antonino Rallo” della maggiore delle Egadi. I due istituti scolastici hanno lavorato a distanza su un tema molto importante: i cambiamenti climatici. E’ stato analizzato, sotto il punto di vista della montagna appenninica e sotto quello dell’isola mediterranea, come i cambiamenti metereologici influiscano sulla vita e la cultura dei residenti. Oltre alla conclusione del progetto, le comunità di Favignana e Sassello si gemelleranno proponendosi i seguenti obiettivi a lungo termine: offrire ai propri cittadini un’occasione di crescita culturale e umana che li aiuti a uscire dai propri confini e ad aprirsi verso culture e tradizioni diverse; offrire ai giovani la possibilità di formarsi attraverso l’uso di tecnologie multimediali a distanza; promuovere un confronto sistematico tra due enti locali geograficamente molto diversi ma con problematiche simili, così come tra le associazioni socio-culturali agenti sui due territori al fine di spronarli ad iniziative sociali di più ampio respiro; promuovere la conoscenza delle due realtà geografiche sotto l’aspetto turistico, storico, ambientale, sociale e artistico. In particolare, il progetto, seguito a Favignana dalla professoressa Linda Guarino, ha lo scopo di coinvolgere nella sua realizzazione l’intera cittadinanza, le associazioni che operano sul territorio comunale e la componente scolastica. Saranno i due Istituti scolastici i protagonisti del gemellaggio. Nell’interesse dei rispettivi studenti il gemellaggio si proporrà di ampliare gli orizzonti culturali; scoprire e confrontare realtà ambientali, patrimoni artistici e culturali diversi; sviluppare un metodo di lavoro interdisciplinare con i docenti coinvolti nelle attività del progetto; approfondire la cooperazione tra i docenti attraverso il confronto tra le metodologie di didattiche e lo scambio di esperienze.

Luigi Lo Cascio al FestivalFlorio 2016 - FestivalFlorio2016 chiude in bellezza: il grande attore e regista palermitano Luigi Lo Cascio salirà sul palco per l’ultimo reading, relativo al 7° libro dell’Odissea, sempre con il Commento musicale dell’Ensemble residente, il Sax Solum Quartet. E’ l’occasione per incontrare ed applaudire, nella splendida cornice di Palazzo Florio, uno degli attori italiani più apprezzati, “destinati ad entrare di diritto nella storia del cinema di qualità” (cit. Roberto Pavanello). Luigi Lo Cascio si diploma al liceo classico Garibaldi di Palermo. Subito dopo si iscrive alla facoltà di medicina, ma dopo qualche tempo l'abbandona folgorato dal teatro. Nel 1992 si diploma all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico con un saggio su Amleto, diretto dal Maestro Orazio Costa.Dopo aver recitato in due lavori classici: “Margherita Gautier” e “Romeo e Giulietta”, diretti da Giuseppe Patroni Griffi, ed essersi fatto notare in un “Aspettando Godot” messo in scena da Federico Tiezzi, comincia una carriera, teatrale e poi cinematografica, intensa e brillante. Nel giro di pochi anni è diretto da registi quali Carlo Quartucci in “Ager Sanguinis”, Elio De Capitani in “La sposa di Messina”, Roberto Guicciardini ne “La morte di Empedocle”, “La figlia dell'aria”, “Il figlio di Pulcinella”, e da Carlo Cecchi in due straordinari allestimenti di “Amleto” e del “Sogno di una notte di mezza estate”. È nipote dell'attore Luigi Maria Burruano. Come ha ammesso lo stesso Lo Cascio durante un'intervista a “Parla con me”, fu proprio lo zio a consigliarlo a Marco Tullio Giordana per il ruolo di Peppino Impastato ne “I cento passi”. 

L'amministrazione si prende cura di due cani abbandonati - Il sindaco delle Isole Egadi, Giuseppe Pagoto, rivolge un ringraziamento al Presidente Nazionale del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali, Enrico Rizzi, e al Servizio Randagismo del Comune di Trapani, oltre che ai Carabinieri della Stazione di Favignana e alla locale Polizia Municipale, per il supporto e la collaborazione forniti in occasione di un intervento resosi necessario nel territorio favignanese dopo la denuncia di una donna che non custodiva i suoi due cani in modo appropriato, mettendo a rischio l’incolumità di quanti, turisti compresi, si avvicinavano alla sua abitazione.
Il sindaco, che ha deciso di intervenire per tutelare i cittadini e gli animali, con il coinvolgimento di Rizzi, dopo la confisca dei cani, ha impedito che gli stessi finissero in un canile e ha predisposto per loro l‘avvio alla necessaria rieducazione, facendosi carico delle spese di mantenimento.

Primo matrimonio con rito civile all'ex Stabilimento Florio di Favignana - Primo matrimonio con rito civile, mercoledì, all’ex Stabilimento Florio di Favignana dove, grazie a quanto stabilito nella convenzione siglata tra la Soprintendenza ai beni ambientali e culturali di Trapani e l’Amministrazione Comunale delle Isole Egadi, è possibile celebrare anche riti di questo tipo. Ad unire in matrimonio James e Karly – architetto di fama internazionale lui, nato in Italia ma residente a Londra per molti anni, e chef presso un noto ristorante di Firenze lei, originaria di Washington – è stato il sindaco Giuseppe Pagoto. I due, che hanno scelto Favignana dopo esservi stati in vacanza ed essersene innamorati, hanno, tra l'altro, donato al Comune alcuni giochi per bambini. A festeggiarli sono stati amici e parenti provenienti oltre che da Firenze, dove gli sposi andranno a vivere, anche dagli Stati Uniti, dall'Inghilterra e dalla Russia. Per contrarre matrimonio all’ex Stabilimento Florio è necessario avanzare richiesta alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani oltre che al Comune. Sposarsi alle isole, come è noto, è anche un’occasione di vacanza e un modo per condividere con i propri ospiti la conoscenza di luoghi che affascinano soprattutto chi li scopre per la prima volta.