La maggioranza di governo scricchiola sulla rimodulazione della rete ospedaliera. L'Udc minaccia di uscire dalla maggioranza e Mimmo Turano, capogruppo dell'Udc all'Ars, attacca l'assessore Baldo Gucciardi: "Altro che bozza, è un vero e proprio piano di tagli", dice. "Se questa è la politica sanitaria del governo regionale il nostro sostegno è in discussione", aggiunge il presidente dell'Udc Gianpiero D’Alia. Martedì è prevista una riunione della maggioranza, per evitare che la crisi degeneri, ma in quella sede si parlerà anche di altro, ad esempio di come sia andata malissimo la discussione della "manovrina" all'Ars, e i partiti sono pronti a chiedere a Crocetta di fare fuori gli assessori tecnici della Giunta e di mettere politici di peso.
Ieri c'è stato un vertice tra Gucciardi e il segretario regionale del Pd. Il piano, che Gucciardi insiste a definire solo una bozza, prevede soppressioni e declassamenti di reparti un po' dappertutto, e il taglio di 150 reparti. Senza l'approvazione del piano non si può procedere a fare le assunzioni annunciate ormai un anno fa dalla Regione per immettere nuovi medici, infermieri, amministrativi. «C’è la necessità di avviare il prima possibile il reclutamento di personale presso le strutture sanitarie della Regione», scrive il segretario regionale dei dem Fausto Raciti, dopo aver incontrato l’assessore Baldo Gucciardi e il capogruppo Alice Anselmo. E il Pd, fa sapere Raciti, «ha già avviato l’interlocuzione con il governo nazionale che proseguirà nelle prossime settimane». Dal tavolo del ministro Beatrice Lorenzin (Ncd) la questione passerà su quello di Renzi.
Il piano di riorganizzazione degli ospedali è stato criticato da ogni parte. Anche i rettori delle università di Palermo e Catania hanno preparato un documento che contesta la bozza di riforma e avanza alcune proposte alternative.
GUCCIARDI. "Nessun ospedale di questa regione verrà chiuso finché avrò la responsabilità della Sanità in Sicilia". Lo ha detto l'assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi a margine della presentazione di un progetto pilota sulle maxiemergenze nella sede dell'Ordine dei medici di Palermo, parlando delle polemiche sulla bozza di piano di rimodulazione della rete ospedaliera in Sicilia. "I posti letto in Sicilia ad oggi sono 18.051; erano circa 16.600 quelli attivi all'1 gennaio 2015".
"Le strumentalizzazioni - ha aggiunto - quando si parla della salute e della vita dei cittadini le rispedisco al mittente". Poi Gucciardi "gli ospedali saranno collegati in rete per cui i cittadini a secondo della patologia e dalla complessità della patologia che hanno devono essere trasportati in tempi rapidissimi, secondo i protocolli medici, nei reparti idonei a curare quel tipo di patologia e salvargli la vita. La rete deve funzionare in questo senso". A chi chiedeva quando sarà avviato il confronto con i manager delle aziende, i sindacati e gli ordini professionali Gucciardi ha risposto:
"La discussione è già cominciata, ho incontrato le organizzazioni sindacali più volte, i direttori generali e li rincontrerò. Ieri ho parlato coi sindaci di Caltanissetta e Enna e quelli dell'hinterland di Cefalù. Ho spiegato loro che se c'è una persona in Sicilia che ha interesse e la responsabilità di non depotenziare il servizio sanitario, quella sono io".
Gucciardi, poi, replica alle dichiarazioni del deputato di Ap Gianpiero D'Alia che minaccia l'uscita dal governo. "L'onorevole D'Alia non conosce i percorsi, il vertice di maggioranza di martedì, se lo ritiene, servirà a fare chiarezza".