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26/10/2016 09:26:00

Marsala, caso infermiere Spanò: oggi prima udienza preliminare. Indagini sullo studio

 Si tiene oggi a Marsala la prima udienza preliminare per il caso dell'infermiere Maurizio Spanò, mentre continuano le indagini sullo studio medico dove Spanò lavorara, quello del dottore Peppe Milazzo, per capire come fosse possibile che venivano fatti esami particolari, anche con anestesia, a pazienti che invece avrebbero dovuto essere curati nelle strutture pubbliche dove Milazzo lavora.A Milazzo si contesta soprattutto di aver consentito a Spanò di agire come anestesista (alcuni denuncianti affermano che come tale il medico glielo avrebbe presentato). Il medico, poi, rischia anche l’imputazione di peculato per alcuni farmaci ospedalieri che sarebbero stati trovati nel suo studio privato.

Spanò lo scorso 15 marzo è stato posto agli arresti domiciliari dai carabinieri con l’accusa di violenza sessuale aggravata su diversi pazienti anestetizzati per essere sottoposti ad accertamenti diagnostici. Luogo dei misfatti (sei gli episodi filmati dagli investigatori) è stato lo studio medico privato del noto gastroenterologo Giuseppe Milazzo. Oggi davanti al gup Riccardo Alcamo, si terrà l’udienza relativa al procedimento nato dalla prima denuncia. Quella sporta ai carabinieri da una donna che, risvegliatasi dall’anestesia prima del previsto, si è accorta di quanto le stava accadendo, anche se lo stato di torpore, e pare anche lo choc, le avrebbe impedito di reagire immediatamente. Era cosciente, ma non riusciva ancora a muoversi. Il marito era nella stanza accanto e non poteva accorgersi di nulla. Uscita sconvolta dallo studio medico, non denunciava subito perché “temeva di non essere creduta”. Ma dopo aver raccontato tutto al marito e al figlio, si recava dai carabinieri. Avviate le indagini, coordinate dai pm Anna Sessa e Silvia Facciotti, i carabinieri piazzarono delle telecamere nello studio medico che l’8, il 10 e il 14 marzo, sempre di pomeriggio, filmano altri sei casi. In genere, palpeggiamenti e atti di autoerotismo. Per gli inquirenti si tratta di “azioni delittuose incontrovertibili”. L’8 e il 10 marzo, le vittime sono donne di mezza età. Quattro gli episodi documentati il 14 marzo. Stavolta, a subire violenza anche un uomo. A quest’ultimo vengono toccate le parti intime. Per il primo procedimento, quello che oggi approda davanti al gup Alcamo, l’imputato ha chiesto il rito abbreviato, che in caso di condanna prevede lo sconto di un terzo di pena. A rappresentare la parte civile è l’avvocato Francesca Lombardo. Per il secondo procedimento, invece, quello dei casi documentati dalle telecamere, la Procura ha chiesto e ottenuto il “giudizio immediato”. Quello previsto nei casi in cui le prove sono talmente evidenti da potere saltare a piè pari l’udienza preliminare. A dare l’ok è stato il gup Annalisa Amato, che ha fissato l’avvio del processo per il 25 novembre.