Il direttore dell'ASP di Trapani, Fabrizio De Nicola, ha incontrato la “task force” di due medici e 15 infermieri professionali dell’area di emergenza urgenza dell’ospedale Sant’Antonio Abate che, insieme ai medici del servizio Igiene e sanità pubblica e all’equipe di psicologi dell’ASP, sono il braccio operativo sanitario pubblico dell’ASP duranti gli sbarchi dei migranti al porto di Trapani.
Presenti all’incontro anche il direttore sanitario Antonio Siracusa e Francesco Di Gregorio, capo del dipartimento di prevenzione dell’ASP ed Event manager agli sbarchi. “Sono orgoglioso di come la squadra che abbiamo creato per l’assistenza sanitaria ai migranti duranti gli sbarchi opera direttamente in banchina, - afferma De Nicola - sia in termini di accoglienza che di gestione delle emergenze, per un punto di triage sottobordo che è divenuto un vero e proprio ospedale da campo. Un approccio il vostro, che non è solo sanitario, con la vostra professionalità posta al servizio degli altri, ma anche di estrema umanità, e che tutti gli altri operatori, a diverso titolo presenti agli sbarchi, vi riconoscono. E’ a voi, non ad altri – ha concluso De Nicola – che vanno le medaglie e i riconoscimenti”.
L’ASP di Trapani ha adottato da tempo misure straordinarie e specifici protocolli operativi per assicurare immediata assistenza agli immigrati.
Nel 2016, in 25 sbarchi sono stati visitati 10.640 migranti. Sono state individuate direttamente in banchina dieci casi di tubercolosi, attivando subito le procedure previste nei casi di malattie infettive.