Polemica accesa a Marsala tra l'associazione "Batticuore batti", che da anni si occupa di salute e di problemi cardiocircolatori, e l'Asp di Trapani. Tutto nasce dal trasferimento del responsabile del reparto di cardiologia dell'ospedale di Marsala a Pantelleria. Una scelta non presa bene dalla associazione. L'Asp poi ha replicato spiegando che si trattava di un trasferimento di pochi giorni, e ha fatto notare che il cardiologo è vice presidente dell'associazione. Insomma una situazione ingarbugliata.
Questa la lettera dell'associazione:
Ha fatto stupore e ha destato un profondo sconcerto la disposizione di servizio adottata di recente dal Direttore Sanitario dell’ ASP di Trapani, dott. A. Siracusa, con cui si dà luogo ad una attivazione di mobilità d’urgenza a carico del responsabile del reparto di Cardiologia dell’Ospedale P. Borsellino di Marsala, dott. Gaspare Rubino.
La motivazione e giustificazione di quella decisione starebbe nel fatto che occorrerebbe far fronte ad una situazione di gravi criticità assistenziali in cui si trova ad operare l’analogo servizio del P.O. di Pantelleria.
Apparentemente l’agire del Direttore Sanitario non sembrerebbe fare una grinza. Ma a guardare più attentamente, stupisce e soprattutto infastidisce - fermo restando, ovviamente, il fatto che le disposizioni di mobilità d’urgenza dovranno interessare tutti i cardiologi di questa ASP – la decisione ordinatoria e perentoria del Direttore Sanitario posta in termini di uno spocchioso ultimatum: ” o il primario della Cardiologia Dott. G. Rubino si inventa una soluzione alternativa o faccia egli stesso l’agnello sacrificale della situazione”.
Vero è che comandare è meglio…(di ogni altra cosa), ma è altrettanto vero che fare il “dirigente” non significa fare “ il comandante”. Se di ciò anche il Direttore Sanitario Siracusa fosse sciente e cosciente si accorgerebbe che non è vero che il suo agire non fa una grinza, ma, al contrario, è pieno di rughe e di verruche. Fuor di metafora: non è da buon dirigente, ma da incosciente, mutilare un reparto di alta efficienza ed eccellenza, quale è quello della Cardiologia dell’Ospedale “P. Borsellino” di Marsala, e per di più nella persona del Dott. Gaspare Rubino, primario cardiologo di indiscusso prestigio e di alto valore professionale.
Allora, a che gioco si sta giocando? Si gioca allo sfascio? Si gioca al tanto peggio, tanto meglio? Si punta, da parte di alcuni irresponsabili sfascisti ad uno strisciante depotenziamento del nostro ospedale fino ad arrivare al suo totale declassamento a tutto vantaggio del privato e degli enormi interessi che intorno ad esso ruotano? Allora giù la mani dal pubblico e giù la maschera da quelle tante facce da persone per bene, ivi comprese operatori di categoria e persino amministratori pubblici, che nella sanità privata, nelle sue cliniche, nei suoi laboratori, si occultano e si muovono come tanti pesci in barile.
Contro la nuova bozza di rete ospedaliera presentata a suo tempo dall’ass.re. Gucciardi si sono levate sonore critiche e proteste che hanno fatto vibrare di sdegno e di indignazione centinaia e centinaia di sindaci e pubblici amministratori che non hanno avuto esitazione alcuna a porsi alla testa di numerose mobilitazioni popolari sorte in tutte le parti della Sicilia a tutela del diritto alla salute e della sanità pubblica.
Nulla di tutto ciò si è verificato o minimamente riverberato nel nostro comune che sembra essersi soavemente assopito nella quiete immota di una notte placida e senza vento. Ci ha provato a suonare la sveglia un semplice cittadino e fino a ieri consigliere comunale, Giuseppe Carnese, il quale con una lettera aperta al sig. sindaco di Marsala e ai massimi dirigenti dell’ASP torna a battere la lingua dove il dente duole, ossia, sullo stato di sofferenza in cui langue la sanità pubblica più in generale nel nostro paese, e in particolare il nostro Ospedale, dalla Neurologia alla Ortopedia, alla Urologia fino alla Sala operatoria ove - denuncia apertamente l’ex consigliere Carnese - giace in pace e mai utilizzato un microscopio di ultima generazione per interventi neurologici, per non parlare poi dei “ numerosi e costosissimi incarichi legali dati dal direttore generale, Dr. De Nicola, ai vari avvocati per difendere l’ASP in tribunale. Altro che risparmio!”, conclude con un misto di rabbia e di amarezza Carnese.
Però, poi, si affossano reparti efficienti e in grado di offrire assistenza a chi soffre e versa nell’indigenza con provvedimenti da ostracismo come quello adottato a carico del dott. G. Rubino.
A fronte di tutto ciò, cosa fanno, come si muovono i pubblici amministratori tutti, dall’amministrazione nella sua interezza fino al consiglio comunale? Sembra che abbiano deciso di rinserrarsi schivi e taciturni nel fortino del silenzio-assenso.
Questa la replica dell'Asp di Trapani:
Il diritto alla salute e all’assistenza sanitaria è garantito dalla nostra costituzione alla stessa maniera a tutti i cittadini, sia a coloro che abitano a cento metri dall’ospedale Paolo Borsellino di Marsala, dal Sant’Antonio Abate di Trapani o da un altro ospedale della provincia, che agli abitanti dell’isola di Pantelleria. Così fa specie che il responsabile ex art. 18 del reparto di cardiologia, inviato in trasferta da Marsala, a spese di questa azienda, all’ospedale Nagar per 5 giorni, dal 4 al 9 novembre, per sopperire alla gravissima emergenza di cardiologi determinatasi, faccia filtrare alla stampa le sue lamentele sulla disposizione di servizio.
Si era creato infatti, nella normale turnazione, un vuoto a causa di un improvviso problema di salute dello specialista assegnato in quella settimana, che avrebbe determinato la permanenza del dirigente medico in servizio in quel momento nell’isola oltre il tempo previsto. Il dottore Gaspare Rubino aveva dato la sua disponibilità a coprire questa emergenza durante un incontro con il direttore sanitario, presente il direttore del dipartimento di Medicina Luigi Sicurella, che ha cofirmato la disposizione di servizio. Una turnazione che riguarda tutti gli specialisti, cardiologi, chirurghi, anestesisti, ginecologi, radiologi, pediatri, neonatologi e medicina d’urgenza, compresi i responsabili di unità operativa ex art. 18. Tra l’altro lo stesso medico non aveva ancora effettuato alcun turno di mobilità d’urgenza a Pantelleria. Mi chiedo allora: a che gioco giochiamo?
Senza dimenticare infine che Rubino, “cardiologo di indiscusso prestigio e di alto valore professionale” è anche vicepresidente della stessa associazione BattiCuore onlus che ha inviato il comunicato stampa, violando così sia la circolare ai dirigenti medici sulla comunicazione emanata dalla direzione strategica aziendale, che le disposizioni del direttore generale il 26 settembre scorso che prevedono che il servizio di cardiologia di Pantelleria debba essere coperto da turnazione da parte di tutti i cardiologi di questa ASP, compresi i primari facenti funzioni (ex art. 18).
Che i migliori specialisti di questa azienda a turno coprano le necessità e i bisogni dei cittadini panteschi è una decisione della direzione strategica aziendale, che i nostri dirigenti medici di tutti gli ospedali della provincia, che non posso che ringraziare per il loro sacrificio, svolgono da tempo con dedizione. Contrabbandare questa legittima esigenza come un tentativo di sfascio o depotenziamento dell’ospedale di Marsala, che invece, seppur in attesa di poter espletare i concorsi, abbiamo potenziato e stiamo continuando a fare, è un’azione inqualificante, per la quale attiveremo i provvedimenti che riterremo opportuni..
Abbiamo invece istituito il nuovo servizio di neurochirurgia con il prof Gerardo Iacopino, abbiamo assegnato tre nuovi medici a Medicina generale e uno a pediatria e avviato le procedure per la sostituzione di un dirigente medico di Diabetologia che sta andando in pensione. Senza contare l’assunzione di responsabilità che come direzione strategica aziendale abbiamo fatto prorogando, anche in assenza di autorizzazione ministeriale, i contratti del personale dell’area d’emergenza, fatto che rischiava di comportare ulteriori difficoltà nei reparti di pronto soccorso e anestesia, e non solo del presidio di Marsala.