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12/11/2016 07:30:00

Marsala, tentò di violentare una ragazza. Chiesta la condanna

 L’avrebbe baciata in bocca contro la sua volontà e poi avrebbe tentato di abusarne sessualmente. All’epoca del fatto (13 agosto 2014), lui aveva 36 anni, lei poco più di 18. Protagonisti della vicenda due marsalesi. Per Antonino Alessandro Mezzapelle,adesso, il pm Niccolò Volpe ha chiesto la condanna a tre anni di carcere. A far scattare l’indagine e poi il processo, alle battute finali davanti il tribunale di Marsala, è stata la denuncia della ragazza. Agli investigatori prima e ai magistrati poi, la giovane ha raccontato che il 13 agosto 2014 il Mezzapelle, all’interno di un appartamento del centro cittadino, dove erano soli, tentò di violentarla. Con mossa fulminea, l’avrebbe baciata in bocca mentre lei era seduta su un divano e stava fumando. Poi, dopo essersi tolto la cintura dei pantaloni, le avrebbe aperto le gambe e alzato la camicia fino al seno, tentando un rapporto sessuale. “Sei bellissima, mi fai morire – avrebbe detto lui – con te ci sto bene”. Lei, invece, non ha corrisposto tanta passione. Con uno spintone, l’ha allontanato ed è fuggita. Lo stesso giorno ha sporto denuncia. Ma per l’avvocato Isidoro Sebastiano Genna, difensore di Mezzapelle, la versione fornita dalla giovane, che si è costituita parte civile, non è credibile. E per questo, al termine della sua arringa, ha chiesto l’assoluzione del suo cliente, che in precedenza ha subito una condanna a un anno e mezzo di reclusione per ricettazione. Oggetti rubati furono, infatti, trovati all’interno del suo camper. Lui, comunque, ha sempre sostenuto che di quella roba non sapeva nulla e che era stato qualcun altro a nasconderla nel suo camper, ma non è riuscito a dimostrarlo.