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16/12/2016 09:13:00

Picchiò l'ex convivente. Misure restrittive per un marsalese

 Ancora un caso di violenze familiari di cui è costretta a occuparsi la magistratura. Il protagonista è un 29enne marsalese (G.M. le sue iniziali) per il quale il giudice civile del Tribunale di Marsala Maria Saieva ha emesso un “ordine di protezione civile” che prevede il “divieto di avvicinamento” nei luoghi “abitualmente frequentati” dall’ex compagna (S.S.M., di 28 anni), alla quale, di recente, con un pugno al volto, ha provocato una forte contusione al setto nasale. Nonostante, infatti, la convivenza si sia interrotto già da qualche tempo, S.S.M. continuerebbe a subire violenze da parte dell’uomo, che la tormenterebbe anche controllandone i movimenti. Già un anno fa, per gli stessi motivi, il Tribunale aveva emesso un primo “ordine di protezione civile”. E per un po’ di tempo G.M. si era calmato, ma poi è tornato a comportarsi come prima. “Il soggetto - spiega l’avvocato Laura Errera, che assiste legalmente la vittima – ha sempre bisogno di essere contenuto e controllato, poiché quando ciò non avviene ricomincia ad essere aggressivo e iper controllante”. Il provvedimento emesso dal giudice Saieva prevede per G.M. il “divieto di avvicinamento”, per otto mesi, nella zona dell’abitazione dell’ex compagna (quartiere Sappusi, in cui la donna risiede con i due figli: un maschio e una femmina), nel luogo di lavoro di S.S.M., nelle scuole frequentate dai figli, che G.M. potrà vedere solo in “ambiente protetto”, e anche nella stessa abitazione dei suoi genitori, in contrada Ventrischi. Se, per la seconda volta, G.M. non rispetterà le prescrizioni del Tribunale, la sua situazione, sul piano giudiziario, potrebbe complicarsi. Nel frattempo, dovrà affrontare un processo per lesioni personali.