Mezza Sicilia rischia di rimanere senz’acqua a causa dell’aggravarsi della crisi idrica. E’ quanto emerso al termine della riunione che si è svolta all’Assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità, alla presenza di amministrazioni e Società (Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti servizio 1- Gestione e attuazione del S.I.I., servizio 3 Pianificazione regolazione ed uso delle acque, servizio 4 Gestione infrastrutture per le dighe; Ato 6 Caltanissetta; Caltaqua di Caltanissetta; Girgenti Acque; AMAP; Siciliacque; Acqua Enna; Enel produzione; Consorzio di bonifica 2 Palermo) e dove è stato preso atto “dell’aggravarsi della crisi idrica che sta interessando in maniera particolare le Province di Agrigento, Enna, Caltanissetta e Palermo a causa delle mancate precipitazioni”.
Ma i siciliani sono ormai abituati alla irregolarità dell’erogazione dell’acqua che nel 2016 è stato un problema per il 29,3% delle famiglie siciliane (contro una media nazionale del 9,4%). E’ quanto ha rivelato l'Annuario statistico 2016 dell’Istat. Va anche detto che secondo la stessa statistica due famiglie su tre (il 58,6 per cento) non si fida qualità dell’acqua che esce dai rubinetti.