Sala lettura chiusa a causa di alcuni calcinacci, “uno dei quali – ci dice uno degli impiegati della biblioteca comunale cittadina – era grosso come una pietra”. È questa la situazione che accoglie i fruitori della struttura, rannicchiati alla bella e meglio, in spazi angusti e non consoni alle attività di studio e lettura dei tantissimi testi ivi catalogati.
La pinacoteca cittadina si trova ora in pieno centro storico in Piazza S. Veneranda, quasi all’angolo con via delle Sette chiese – dopo il suo trasferimento, avvenuto alcuni anni or sono, a causa del fatto che la precedente sede di Collegio dei Gesuiti è stata oggetto di lunghe e complesse opere di restauro.
DALLA SCORSA ESTATE NULLA È CAMBIATO – Lo sfaldamento è originato dalla parte apicale della cupola: la sede della biblioteca, infatti, si trova all’interno di una ex chiesa in Via San Michele, in pieno centro storico. L’edificio, molto bello dal punto di vista architettonico, ha subito un primo intervento manutentivo a luglio 2015, ma dopo appena un anno, tra luglio e agosto scorsi, si è verificato questo ulteriore danno che ha suggerito, per motivi di sicurezza, di sbarrare l’accesso all’utenza, come ben si può vedere dalla foto.
UNA BIBLIOTECA CON POCHI LETTORI – La sala lettura era stata chiusa per circa due mesi già nel 2015. Già allora l’intonaco si sbriciolava e cadeva giù. E, anziché intervenire rapidamente e risolvere il problema, si pensò semplicemente di chiudere tutto e amen.
VOLUMI FANTASMA – Ci sono ancora migliaia di volumi che non sono mai stati trasferiti nei nuovi locali e sono, ancora, presso il Centro polivalente in Piazza Plebiscito. Essi giacciono, da diversi anni, in alcune stanze la cui porta – dalla quale prima si accedeva ai volumi, molti dei quali antichi e di pregio notevolissimo – è murata.
LA MOZIONE CADUTA NEL NULLA – Il Consiglio comunale, parecchi mesi or sono, aveva votato una mozione, rivolta all’amministrazione Cristaldi, ricordando le criticità legate ai locali ove sono collocati la biblioteca e l’archivio storico. In quell’atto di indirizzo l’Aula chiedeva alla Giunta di valutare “la possibilità di mettere in sicurezza e rendere fruibili i locali della Biblioteca; ripristinare l’intonaco presso la sala lettura; climatizzare adeguatamente i locali; valutare se l’attuale allocazione della struttura fosse la più idonea ad accogliere questo patrimonio culturale e di renderlo fruibile”. Nulla o quasi di tutto ciò è stato fatto
AMBIENTE UMIDO, POLVEROSO E BUIO – I volumi, in particolare quelli più recenti che non hanno un valore storico sono tenuti, anche ammucchiati in modo confusionario, sopra gli schedari. Gli ambienti sono umidi, polverosi e bui. Un microclima ed un ambiente non idonei né alla conservazione né alla consultazione dei libri: il tutto agevolato, si fa per dire, dall’impianto di climatizzazione che c’è, ma non funziona. Ancora una volta, quindi, per valorizzare il patrimonio culturale, non c’è alcuna fretta.
Alessandro Accardo Palumbo
Twitter: @AleAccardoP