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21/01/2017 07:00:00

Rifiuti e corruzione all'Ato Tp1. Il processo continua, e Alestra attacca i Comuni

 L’ingegnere Salvatore Alestra, ex direttore dell’Ato Tp1, sotto processo per corruzione a seguito dell’indagine della Dda sul sistema, secondo l’accusa “illegale”, di raccolta e smaltimento dei rifiuti gestito dall’Ambito territoriale ottimale, prova a difendersi attaccando. Ma scantona da quello che è l’oggetto delle contestazioni che gli vengono mosse nel processo. E il presidente del collegio giudicante, Sergio Gulotta, glielo ha fatto garbatamente notare.

Alestra, infatti, anziché provare a respingere l’accusa di corruzione (forse, lo farà con maggiore vigore nell’udienza del 20 febbraio), nel corso del suo interrogatorio ha dichiarato: “L’Ato è stato usato come schermo dai Comuni, che hanno aumentato le tasse a loro vantaggio, mentre in realtà i costi della raccolta differenziata dei rifiuti sono diminuiti”. Alla sbarra, oltre ad Alestra, sono anche l’ex direttore dell’area Sud dell’Aimeri Ambiente, Orazio Colimberti, il capo impianto del cantiere di Trapani, Salvatore Reina, nonché Michele Foderà, amministratore di fatto della “Sicilfert” di Marsala, Pietro Foderà, socio e responsabile dei conferimenti alla Sicilfert, e Caterina Foderà, responsabile amministrativo della stessa azienda, che nello stabilimento di contrada Maimone trasforma i rifiuti in fertilizzanti. Alestra e Colimberti sono accusati di corruzione. Il primo, in particolare, non avrebbe denunciato i “disservizi” di Aimeri per ottenere favori da Colimberti, mentre agli altri è contestato il conferimento e il traffico “illecito” di oltre 47 mila tonnellate di rifiuti.

A condurre l’interrogatorio di Alestra è stato il pm della Dda Carlo Marzella, che all’imputato ha posto domande anche sui rapporti con l’ex senatore del Pd Nino Papania e sulle penali che l’Ato avrebbe dovuto applicare all’Aimeri per i disservizi. Penali sulla non corretta raccolta differenziata che nei primi anni non sono state applicate. Se non in minima parte. Nel processo, sono parti civili il ministero e l’assessorato regionale Ambiente, rappresentati dall’Avvocatura dello Stato, l’Ato Tp1 e il Comune di Marsala, entrambi rappresentati dall’avvocato Luigi Cassata, nonché i Comuni di Erice e Paceco (avvocati Enza Rando e Vincenzo Maltese) e il Movimento difesa del cittadino (avvocato Peppe Gandolfo).