Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
24/01/2017 09:00:00

Il furto in casa dell’ex presidente del tribunale di Marsala. Spazio alle intercettazioni

 E’ stata affidato al perito Antonino Caiozzo il compito di trascrivere le intercettazioni che saranno utilizzate dall’accusa nel processo al terzo personaggio accusato di ricettazione in seguito del clamoroso furto commesso, nell’aprile dello scorso anno, nell’abitazione di città dell’ex presidente dei Tribunali di Marsala e Trapani, Roberto De Simone, e della moglie, Franca Maria Lombardo. Alla sbarra c’è il 28enne Michele Di Girolamo. L’imputato è fratello di Luana Di Girolamo, che in novembre è stata condannata, sempre per ricettazione, con il compagno Andrea Lombardo. La coppia ha patteggiato una condanna a 2 anni di reclusione e 1200 euro di multa (pena sospesa per il fatto di avere patteggiato). Nell’appartamento della coppia i carabinieri trovarono una modesta parte del “bottino”, che la Procura ha valutato in oltre 500 mila euro. A difendere Michele Di Girolamo è l’avvocato Francesca Frusteri, mentre legali di parte civile sono Stefano Pellegrino e Daniela Ferrari. La prossima udienza del processo si terrà il prossimo 16 maggio, quando verranno ascoltati i primi testi d’accusa. E cioè l’ex presidente del tribunale e la moglie. A meno che non si decida di acquisire direttamente agli atti del processo le dichiarazioni già rese in fase d’indagine.