Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
28/01/2017 07:41:00

Marsala, genitori a processo per maltrattamenti su figli. Testi confermano le accuse

 Confermano le tesi dell’accusa i principali testimoni ascoltati, in Tribunale, nel processo a una coppia marsalese processata con l’imputazione di maltrattamenti ai tre figli adottivi: due femmine e un maschio arrivati tanti anni fa a Capo Boeo dalla Polonia.

I tre bambini - due dei quali, adesso, maggiorenni - sarebbero stati costretti a fare le pulizie, picchiati, non avrebbero potuto frequentare coetanei, parlare la lingua della loro nazione d’origine e persino costretti a vivere in un garage.

Nell’ultima udienza, un’assistente sociale ha ricordato che i tre figli adottivi sono stati collocati in “casa famiglia”, mentre un’amica dei minori ha parlato dei rapporti familiari, affermando di avere visto, in un’occasione, “alcuni lividi sul corpo” di una delle ragazze. Ha, inoltre, ricordato anche le loro continue fughe da casa e i collocamenti in comunità. Il padre di una loro compagna ha, poi, sottolineato il “disinteresse” dei genitori per i tre minori adottati. La psicologa di una comunità presso la quale i ragazzi hanno trascorso qualche tempo ha, infine, ricostruito il loro stato psicologico e il “motivi del loro malessere”.

Alla prossima udienza, è previsto l’interrogatorio dei due imputati. Ad assistere i tre giovani, costituitisi parte civile, sono gli avvocati Salvatore e Laura Errera. La vicenda, nel 2014, ha già avuto uno sviluppo giudiziario in sede civile. Due anni e mezzo fa, infatti, il Tribunale di Marsala ha condannato i genitori adottivi al mantenimento dei due maggiorenni, ai quali devono versare 300 euro al mese ciascuno. Più che assegno di mantenimento, si può definire un contributo.

E proprio a seguito di quanto emerso in sede civile, fu avviato anche il procedimento penale per maltrattamenti poi approdato nel rinvio a giudizio disposto dal gup Francesco Parrinello. Non è ancora chiaro il motivo per cui i due genitori, dopo avere chiesto di adottare i tre minori li avrebbe trattato in tal modo. Sempre che, naturalmente, le accuse verranno provate.