La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio, per omicidio colposo, del 57enne pediatra marsalese Antonino Francesco Parrinello. Il “caso” è quello del piccolo Andrea Mistretta, deceduto, dopo quattro giorni di agonia, il 13 aprile 2016, a soli 3 anni, all’ospedale “Villa Sofia” di Palermo, per un trauma cranico con emorragia cerebrale. La prima udienza preliminare davanti al gup Annalisa Amato si terrà il 7 marzo. Per i genitori e per i consulenti tecnici della Procura, Parrinello avrebbe sottovalutato le conseguenze di una caduta del bambino, che aveva battuto la testa a terra mentre giocava a palla. Legali di parte civile sono gli avvocati Alessandro Casano e Gaspare La Grassa. Pm è invece Niccolò Volpe.
Secondo l’accusa, il noto pediatra, dopo avere visitato il bambino, avrebbe detto che potevano riportare il figlio a casa e farlo dormire. Qualche ora dopo, però, visto l’aggravarsi delle condizioni del piccolo, lo hanno portato al Pronto soccorso dell’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala. E qui, i medici, rendendosi conto della gravità del caso, ne hanno disposto il trasferimento a Palermo, ma l’elisoccorso non era attivo. Per questo, è stato necessario trasportarlo in ambulanza al Villa Sofia, dove Andrea è arrivato in condizione di “morte cerebrale”. A Palermo, il primario Paolino Savatteri parlò di “iniziale sottovalutazione del caso”, aggiungendo che “in questi casi bisogna fare in fretta”. A difendere il dottor Parrinello, da molti ritenuto uno dei migliori pediatri marsalesi, è l’avvocato Stefano Pellegrino, che sottolinea come la consulenza medico-legale difensiva contrasti con “le conclusioni dei consulenti del pubblico ministero”.