Si è svolta all’auditorium santa Cecilia la seconda proiezione con il film Agora, di Alejandro Amenabar. Preziosa occasione culturale che ha permesso alle comunità della Chiesa Madre, Valdese e Pentecostale di Marsala di riflettere insieme sulla questione del fanatismo religioso.
A presentare il film è stato Rosario Caradonna, della Comunità Valdese di Marsala, il quale ha evidenziato che la discriminazione sociale della donna - la filosofia Ipazia ne è stato un esempio - è stata causata da certe letture e convinzioni prive di ragione che col tempo si sono radicate anche in alcune religioni. Laddove c’è chiusura alla ragione non c’è libertà e se manca la libertà non ci può essere nessuna forma di religione che possa aiutare l’uomo a crescere.
Al termine della proiezione don Alessandro Palermo, Vicario parrocchiale della Chiesa Madre di Marsala, ha sottolineato che:
«il fanatismo religioso sembra sia una costante umana. Come allora (fine IV inizi del V sec.) anche oggi dove c’è fanatismo c’è violenza e morte. Il fanatismo può essere anche di pensiero, quanti fondamentalismi ancora oggi bloccano il Vangelo e chiudono le porte della Chiesa al mondo. Le verità religiose non possono chiamarsi verità se mancano di ragionevolezza e se poggiano solo sull’emozionalità miracolista. Guardare Agora ci ha permesso di vivere un intenso momento comunicativo ed ecumenico. La cultura è la chiave che ci permette di aprirci e parlare al mondo. Il cinema, infatti, permette di creare concrete occasioni di dialogo, è uno spazio di cultura e di riflessione, è un luogo di preevangelizzazione e di piena evangelizzazione alle verità umane».