Il Tribunale di Marsala ha condannato il 26enne pregiudicato Emanuele Purello per rapina aggravata. I fatti contestati sono relativi al 3 ottobre 2016, quando in una strada del centro storico marsalese (via San Michele) Purello avrebbe aggredito un’anziana allo scopo di rapinarla. La donna oppose resistenza, ma lui, secondo l’accusa, prima di fuggire, riuscì ugualmente a strapparle una collana e un orecchino. Nella colluttazione, la vittima subì la frattura di una costola. Trasportata al Pronto soccorso dell’ospedale “Paolo Borsellino”, i medici la refertarono con una prognosi di guarigione di 30 giorni.
Per l’imputato, il pm Antonella Trainito aveva chiesto 9 anni di carcere. Soprattutto in considerazione dell’estrema violenza con cui avrebbe agito. Ad arrestare Purello, attualmente ai domiciliari nella sua abitazione del quartiere Sappusi, furono i carabinieri, che svolsero le indagini.
A difendere l’imputato è stato l’avvocato Diego Tranchida, che dopo la sentenza ha affermato: “Sono molto sorpreso per la condanna. Non è stato rispettato, infatti, il criterio dell’oltre ‘ogni ragionevole dubbio’, dato che l’anziana, che aveva pure problemi di vista, pur avendolo riconosciuto in aula, ha comunque precisato che se non era lui, era suo fratello…”.
Per due scippi, commessi nell’arco di circa mezz’ora, il pregiudicato era stato arrestato dalla polizia il 31 agosto 2012. Intorno alle 12.30 di quel giorno, un uomo segnalò ai poliziotti in moto di essere stato appena scippato, descrivendo il giovane malvivente. Poco dopo, verso le 13, nei pressi della chiesa di Sant’Anna, mentre erano in corso le ricerche, una coppia di turisti, vedendo arrivare i poliziotti, richiamò la loro attenzione verso un ragazzo che stava fuggendo a bordo di uno scooter grigio e che aveva appena strappato loro la borsa contenente diversi oggetti di valore tra cui un cellulare e un navigatore satellitare. Anche in questo caso venivano indicate le fattezze fisiche del malvivente, che corrispondevano a quelle del ragazzo già più volte visto in quella zona del centro storico dagli agenti in mattinata. Poco dopo, Purello veniva rintracciato. Interrogato, poi, indicava anche il luogo in cui aveva gettato la refurtiva.
Ma tra i precedenti di Emanuele Purello non ci sono solo scippi e rapine, ma anche “fatti di droga”. In precedenza, infatti, nel gennaio 2012, i carabinieri del Norm lo avevano arrestato per detenzione di nove grammi di tre diverse sostanze stupefacenti: eroina, hashish e marijuana suddivise in dosi. Nell’ottobre 2013, invece, fu arrestato dalla polizia dopo essere stato sorpreso a rubare grondaie in rame all’interno del Giardino d’infanzia “Guido Baccelli”. La polizia, intorno alle 3.45, si era recata sul posto, di fronte il Circolo velico, perché qualcuno aveva segnalato rumori sospetti all’interno della scuola materna comunale, trovando il pregiudicato mentre era intento a “disancorare” le grondaie dell’edificio.