Il sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone e l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia sono stati quasi a contatto di gomito, nella piccola “aula B” del Tribunale di Marsala, con Michele Licata nella prima udienza del processo che vede l’ex imprenditore leader nel settore ristorazione-alberghiero imputato con l’accusa di “lottizzazione abusiva” e abusivismo edilizio nella zona di Margi Nespolilla e Torrazza, dove la società Roof Garden avrebbe dovuto realizzare un grande complesso turistico. In barba anche ai vincoli di natura ambientale della zona.
Nel procedimento, il Comune di Petrosino è stato individuato dalla Procura come “parte offesa” e per questo l’amministrazione del sindaco Giacalone ha deciso di costituirsi parte civile, affidandosi, oltre che al suo legale di fiducia Valerio Vartolo, anche a Giuliano Pisapia. Oltre al Comune di Petrosino, hanno chiesto di costituirsi parte civile anche Legambiente e Codici Ambiente. Solo per quest’ultima l’avvocato difensore Carlo Ferracane si è opposto, obiettando sulla legittimazione dell’associazione a costituirsi in giudizio.
Il processo si svolge davanti al giudice Lorenzo Chiaramonte, mentre a sostenere l’accusa è il pubblico ministero Antonella Trainito. La prossima udienza si terrà l’11 aprile (“Chiederemo che si svolga in un’aula più grande” dice l’avvocato Vartolo) e in quella data il magistrato dovrebbe esprimersi sulle richieste di costituzione di parte civile di Legambiente e Codici Ambiente. Su Torrazza, va detto, Legambiente ha svolto un'azienda decisiva, perché ha presentato un esposto da cui ha preso origine il procedimento penale a carico di Licata. In aula era presente la presidente di Legambiente Marsala - Petrosino, Letizia Pipitone, e l'avvocato che rappresenta l'associazione nel procedimento, Giovanni Gaudino. Da mettere in evidenza la totale assenza della Regione Siciliana e del Ministero dell'ambiente.
Al termine dell’udienza, Michele Licata si è poi allontanato a piedi dal Palazzo di Giustizia di piazza Borsellino insieme all’ingegnere Pietro Giacalone, che era responsabile del settore Urbanistica del Comune di Petrosino quando furono rilasciate le licenze edilizie per la realizzazione di Baglio Basile. Licenze edilizie recentemente annullate in autotutela dallo stesso Comune di Petrosino perché “in contrasto con la previsione urbanistica”. A firmare la determina che annulla le quattro licenze rilasciate tra il 2003 e il 2004 alle società “Roof Garden” e “Rubi” è stato l’architetto Vito Laudicina, attuale responsabile del settore Urbanistica e Abusivismo del Comune di Petrosino.