La Camera Penale di Trapani aderisce all’astensione dalle udienze per il periodo che va dal 20 al 24 marzo. Con l’approvazione, dello scorso 15 marzo, del DDL di riforma della giustizia penale, il Senato, grazie alla fiducia del Governo, ha violato la normale dialettica democratica, è quanto afferma in una nota il Direttivo di Trapani. L’Unione delle Camere Penali Italiane ha ribadito più volte che il disegno di legge approvato è lesivo del principio costituzionale, sancito dall’articolo 111, del Giusto Processo.
Le norme, appena approvate, si legge nella nota del Direttivo, dilatano la prescrizione e colpiscono, oltre agli imputati, anche le persone offese dai reati insieme alla società civile che ha diritto a certezze in tempi ragionevoli. . Inoltre, l'aggravamento del regime delle inammissibiiltà porrà seri limiti alle impugnazioni, nel processo cosiddetto “a distanza" e non consentirà ai cittadini imputati di essere presenti in aula, al fianco del proprio difensore, durante il dibattimento. A queste motivazioni si aggiungono le nuove norme sulle intercettazioni, che il Direttivo trapanese definisce: gravemente lesive del diritto alla riservatezza.
Sono dunque questi i motivi che hanno spinto l’assemblea della Camera Penale di Trapani “Giuseppe Rubino”, riunitasi il 20 marzo, ha sostenere, presso il Consiglio delle Camere Penali di Roma giorno 23 marzo, l’astensione a oltranza delle udienze per il termine massimo previsto dal codice di autoregolamentazione, azione che la Camera Penale intende reiterare nell'ipotesi di mancato raggiungimento dell'obiettivo cui tende la protesta.